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Giugno

Lettera di giugno             Saronno,  4.06.2014

Cari figli,

là dove il cuore di mio Figlio è stato spremuto fino a dare l’ultima goccia del suo sangue, e là dove Abramo ha dimostrato il suo grande amore, la terra freme nel vedere il cielo che scende a toccarla là dove l’antica Promessa aspetta che i cuori si aprano.

Vi porto ora una bella notizia: Dio sta per adempiere l’antica Promessa e per mezzo del seme di Abramo tutte le famiglie della terra saranno benedette.

Ora Dio, nel suo grande amore, vi implora: aprite il vostro cuore al tocco di Dio; alzate lo sguardo in alto e vedrete lo Sposo Gesù tornare sulle nubi del cielo.

Raccogliete le gocce del suo amore e nutritevi di esso, perché solo nutrendovi di questo amore potete generare amore, è questo che troviamo nel profondo di questo seme.

Solo coltivando questo seme lo possiamo far germogliare affinché porti il suo grande frutto: l’Amore.

Pregate il 2 di ogni mese perché il tempo si compia. Il 2 di ogni mese è il giorno a me consacrato: invitate alla preghiera in questo giorno.

Pregate per le famiglie, pregate per la consacrazione dei figli di Abramo.

Nel prossimo futuro capirete il significato di tale richiesta.

Vi porto la benedizione di Gesù e, soprattutto, il suo sorriso.

 

                                                        (Messaggio di Gerusalemme - 31 maggio 2014)


Cari amici,

il messaggio che introduce questa lettera del mese è quello ricevuto sabato 31 maggio 2014 nella Basilica di Sant’Anna a Gerusalemme. Dopo giorni di preghiera è stato possibile ricevere queste rivelazioni dal Cielo che ci incoraggiano a portare avanti l’impegno di far conoscere al Santo Padre l’importanza di consacrare le Terre del Medioriente al cuore immacolato di Maria.

In questo messaggio la Sposa della Famiglia ci parla di Abramo e del “suo grande amore” per Dio. Un amore così grande e una fede così ferma che possiamo contemplare all’opera quando egli, nonostante l’età avanzata, non esitò a mettersi in marcia verso l’ignoto quando Dio gli chiese di partire e, soprattutto, quando gli chiese il sacrificio del figlio su cui si reggeva la Promessa di una discendenza numerosa come la sabbia del mare e come le stelle del cielo.

Maria, dunque, ci presenta Abramo come il modello del vero credente che sa mettere Dio al primo posto nella vita, prima e al di sopra di ogni altra cosa, persino degli affetti familiari più cari e prima della sua stessa vita.

Ecco perché nella Bibbia e nelle rivelazioni di Maria, gli viene attribuito l’importante titolo di “Amico di Dio”, ed ecco perché, in questo messaggio di Gerusalemme, Maria ci annuncia questa “bella notizia”:  Dio sta per adempiere l’antica Promessa fatta ad Abramo: per mezzo del suo Seme (Gesù) tutte le famiglie della terra saranno benedette. Ciò è finalmente possibile perché a Gerusalemme quasi duemila anni fa, il cuore di Gesù “è stato spremuto fino a dare l’ultima goccia del suo sangue” affinché la benedizione promessa ad Abramo potesse giungere a tutte le famiglie della terra.

Guardando dritto verso Gesù, che, nel messaggio, Maria indica come “lo Sposo che sta per tornare sulle nubi del cielo”, questo viaggio a Gerusalemme si è trasformato in un’esperienza altamente spirituale per i 43 partecipanti al pellegrinaggio.

A me personalmente, oltre al clima di preghiera e soprattutto di lettura della Parola di Dio, ha colpito il comportamento dei diversi giovani presenti nel gruppo: il loro esempio di preghiera e di collaborazione è veramente da lodare. Come anche è da lodare, la testimonianza di fede e di preghiera di quelle persone che, non più giovani, come Abramo, si sono dimostrate sempre pronte a mettersi in cammino per raggiungere i vari luoghi, spesso lontani, di incontro e di preghiera.

Questa disponibilità ha permesso, nonostante l’elevato numero di partecipanti, di vivere queste giornate in armonia,  gioia e, soprattutto, piena collaborazione.

Un ringraziamento particolare va a Padre Eugenio Scalco, Frate cappuccino di Gerusalemme, originario di Bassano del Grappa, che col suo impegno ha reso possibile che si realizzasse questa Veglia di preghiera a Gerusalemme e che, con la sua pazienza, anche in alcuni momenti difficili, è stato di grande esempio per tutti noi.

Così pure un grazie di cuore a Suor Martha di Betlemme, religiosa del Sacro Cuore del Verbo Incarnato, di origine argentina, che con competenza ed entusiasmo ci ha guidato alla preghiera e alla riflessione nei luoghi santi.

Accogliamo l’invito della Vergine che ci chiede in questo mese di giugno tre giorni e tre notti di preghiera a sostegno delle famiglie in difficoltà e per la pace in Medioriente tra le “famiglie” dei Figli di Abramo (ebrei, cristiani e musulmani). Sosteniamo con la preghiera al Dio Unico, Clemente e Misericordioso l’iniziativa di preghiera del Santo Padre in Vaticano per la giornata di domani, domenica 8 giugno, e chiediamo a Dio di effondere il suo “respiro di Vita  e di Amore” – lo Spirito Santo – su tutti i poveri e i sofferenti della terra.

  

                Un saluto a tutti.                                         Giulio Ancona