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Ottobre 2018

LA VOCE DEL PASTORE - Messaggio per il Gruppo degli 8

9 settembre 2016

Cari amati figli,
come è difficile ascoltare la voce del Pastore in quest'epoca di falsi pastori che sanno imitare bene la voce del vero Pastore.
Voi siete stati scelti da me affinché il sigillo dello Spirito Santo possa risplendere come il giorno del vostro Battesimo. Per me siete pietre preziose sparse nel mio giardino e da me raccolte per formare un diadema prezioso posto sul mio capo.
Ora il buon Pastore vi sta radunando e preparando, affinché voi possiate essere testimoni del mio incoronamento come Sposa della Famiglia.
Vi porto la santa luce di mio Figlio.

 


 

Questo breve messaggio del settembre 2006 indica quattro temi significativi per ogni cristiano che si pone al servizio della Chiesa di Cristo:

  • l'importanza del “discernimento spirituale” per poter distinguere, in quest'epoca di grande incertezza e confusione, la voce del vero Pastore da quella di tanti falsi pastori;
  • la scelta e l’assistenza della Vergine santa per quanti sono chiamati a un servizio di responsabilità nella Chiesa;
  • l'opera di Gesù-Pastore che “raduna e prepara” i suoi ministri per renderli qualificati per i vari compiti assegnati;
  • il preannuncio di un prossimo evento in cui Maria sarà incoronata dalla Chiesa come Sposa della Famiglia.

Nello specifico questo messaggio è rivolto al “Consiglio degli 8”, ossia al gruppo formato da otto persone che, insieme al “Consiglio dei 3”, la “custode”, il “veggente” e il presidente, costituiscono il team dei responsabili della Associazione Sposa di Sion.
Nel corso degli anni la Vergine santa ha più volte sollecitato la costituzione di questo gruppo a servizio delle varie iniziative e per dare solidità alla stessa Associazione.
Il nome e l’incarico di ognuna di queste persone sono stati comunicati all’arcivescovo di Milano in data 2 agosto 2018.
Come tutto ciò che riguarda il cammino dell’Associazione, anche il ruolo dei responsabili non è per nulla scontato, ma richiede un continuo sforzo di aggiustamento e di conversione per correggere quegli atteggiamenti che maggiormente rischiano di ostacolare il compito affidatoci.
Tra questi atteggiamenti negativi, ne vorrei sottolineare sette da cui dobbiamo guardarci bene e che sono stati oggetto di riflessione nell’ultimo incontro del “Consiglio degli 8”:

  1. la presunzione spirituale che ci porta a ricercare ruoli ed incarichi appariscenti agli occhi delle persone; oppure, in un cammino di “carattere profetico” come il nostro, ad atteggiarci a “fenomeni spirituali” col rischio di incorrere nel severo giudizio di Gesù sugli ipocriti;
  2. la dispersione spirituale, ossia l’incapacità di concentrarci sulla nostra chiamata per cui ci si disperde in differenti opere e gruppi di appartenenza, col risultato di non “mettere radice” da nessuna parte e non fare bene nessuna cosa;
  3. il lassismo, ossia la mancanza di determinazione, coraggio ed energia nell’esercizio del compito affidatoci;
  4. l’ipercriticismo, che è quella disposizione d’animo per la quale si è sempre pronti a sottolineare gli aspetti negativi delle persone o delle iniziative.
    Questo atteggiamento interiore, esteriormente conduce alla mormorazione e alla maldicenza, peccati molto gravi agli occhi di Dio e più volte denunciati dalla Sacra Scrittura;
  5. l’apatia spirituale ed affettiva, intesa come incapacità ad amare, insensibilità o freddezza di cuore nei confronti di Dio e delle persone, in particolare delle loro sofferenze e necessità;
  6. lo spirito di profitto che contrasta lo spirito del Vangelo: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 8,10). Mossi da questo spirito tendiamo a fare sempre quelle cose che ci procurano un utile personale;l’attaccamento ai beni materiali è il naturale risvolto di questo atteggiamento interiore “perchè, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore” (Mt 6,21);
  7. lo spirito di superiorità per il quale si tende sempre a dominare sulle persone al fine di appagare il nostro ego, piuttosto che metterci al loro servizio.

È chiaro come tutto ciò non riguardi soltanto coloro che hanno ricevuto un incarico particolare o il “Gruppo degli 8”, ma sia la normalità del cammino di conversione e crescita spirituale di ogni cristiano che intenda prendere sul serio la propria chiamata, com’è scritto: “Figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione” (Sir 2,1).

 


Notizie dall'Associazione Sposa di Sion

Lo scorso 2 ottobre si è svolto presso la chiesa Maria Ausiliatrice di Mazzo, l’atteso incontro di preghiera per la pace intitolato:

Dai cinque continenti, in cammino con Maria, “ponte di pace” tra ebrei, cristiani e musulmani

L’iniziativa, promossa dall’Associazione, ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti di altre comunità cristiane, degli amici dell’Associazione musulmana Alba e l’intervento - via telefono da Israele - di una nostra amica ebrea molto impegnata nel Women Wage Peace, il movimento delle madri ebree, cristiane e musulmane, a favore della causa della pace in Palestina.
Diversi i contatti stabiliti nella fase preparatoria dell’incontro con ministri delle varie Chiese cristiane di Milano e provincia. Ora questo patrimonio di conoscenze e contatti va coltivato a sostegno della causa dell’unità dei credenti e della pace.

Intanto ci prepariamo al prossimo 2 novembre, Commemorazione di tutti i fedeli defunti, meditando sul significato profondo della vita, sul senso della morte e sulla comunione dei santi, alla luce della Parola di Dio e di alcuni insegnamenti molto profondi ricevuti da Giulio in questo periodo, per via soprannaturale, e che descrivono il momento della morte come una delle esperienze più belle della vita, il primo attimo di “al di là” come il risveglio da un brutto sogno!
Possiamo allora concludere questa lettera con un bellissimo passo del profeta Isaia su questo tema:

Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre che copriva tutte le genti. Eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto; la condizione disonorevole del suo popolo farà scomparire da tutto il paese, poiché il Signore ha parlato. E si dirà in quel giorno: “Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse; questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza.” (Is 25,6-9).

Un caro saluto a tutti!

p. Associazione Sposa di Sion
il presidente
Angelo Ansalone