I cookie ci aiutano ad offrirti un servizio migliore. Accedendo a questo sito, accetti il fatto che potremmo memorizzare e accedere ai cookie sul tuo dispositivo.

Dal marciapiede alla libertà

Messaggio per le donne che si prostituiscono - 12 ottobre 2006

Care figlie,
quanto buio e tristezza regna nel mondo!
L'umanità sta sperimentando il dominio dell'egoismo e l'uomo sta raccogliendo i frutti amari dell'aver dimenticato e disprezzato l'unico Dio d'amore. Voi state sperimentando i piani del demonio nel proporre un'espressione malata dell'amore che è solo frutto dell'egoismo e del disprezzo della dignità di ogni essere umano.
Vengo per iniziare con voi un cammino di luce e di amore. Nei vostri occhi velati dall'emarginazione e dalla delusione, pensate di essere prive della luce di Dio. Farò ora risplendere la luce vera che può dare un senso alla vita: voglio farvi conoscere Gesù.
Egli è stato un uomo che ha voluto tendervi una mano e, oggi come allora, può riuscire a darvi dignità e fiducia. Egli è un uomo che ha insegnato il valore del rispetto e dell'amore per ogni essere umano.
Ora vi esorto: datemi la mano e andiamo incontro a lui, voglio portarvi a Gesù. Volgetevi alla sua presenza nel pane e nel vino, pregate davanti a lui e lui aprirà il suo cuore e vi colmerà di quel calore e di quell'amore che solo Dio può dare.
Venite il 2 di ogni mese, entrate nelle chiese più vicine a voi e ponetevi dinanzi al cuore di mio Figlio presente nel pane ed aprite il vostro cuore. Egli vi aspetta e vi suggerirà ciò di cui avete bisogno affinché siate degne di essere tempio dello Spirito Santo.
Io vi aspetto sulle soglie di ogni chiesa e vi farò luce. Il 2 di ogni mese io sarò presente in modo da distribuire tanti fiori che Dio mi affida per l'umanità, ma non dimenticate che Gesù è presente ogni attimo nella santa Eucaristia e che io sono al suo fianco ogni istante per intercedere presso il trono della Santissima Trinità.
Il 2 di ogni mese resta un giorno memorabile affinché ricordiate che io sono in mezzo a voi. Recitate e diffondete il santo Rosario, recitatelo ogni giorno; consacratevi al mio Cuore Immacolato; pregate che Dio vi trasformi come lui vuole e non come Satana desidera; pregate per le tante vite soppresse in molte di voi; pregate perché Dio apra il vostro cuore e quello di tante persone che vengono a voi disonorando il nome che portano. Pregate e non temete!

 


 

Fin dai primi tempi dell’associazione Maria aveva chiesto che ci si prendesse cura delle sue figlie che, trattate peggio dell'immondizia, si prostituiscono sulle strade delle nostre città, per ridare loro onore e dignità. In occasione della Pasqua 2006, ci indicò di portare loro un invito alle celebrazioni, riportante la seguente motivazione: “affinché le prossime festività pasquali siano anche per voi forza di risurrezione!”.
In seguito Maria disse: “la luce di Dio penetra e dissolve, come un fiume divorante, ogni traccia di peccato, e rende le vostre anime più bianche della neve; tutto ciò è merito del sacrificio di Gesù. Io amo queste mie figlie calpestate e distrutte nella loro dignità da esseri egoisti e privi di amore. Voi [dell’associazione] dovete aiutare queste mie figlie; io verrò e vi darò un messaggio d’amore per loro, se voi dedicherete parte dell’adorazione di mio Figlio all'intenzione di redimere queste mie figlie”.
A distanza di qualche mese Giulio ricevette questo ampio messaggio che, tradotto in varie lingue, da anni viene consegnato sulle strade a coloro che si prostituiscono, accolto sempre con grande attenzione e gratitudine. Da principio questo incarico ci creò un certo imbarazzo: come presentarsi? Come avrebbero reagito queste donne? E, soprattutto, come avrebbero reagito i loro “protettori”? Poi, dopo le prime uscite, ci rendemmo conto che queste perplessità erano del tutto fuori luogo. Le ragazze sulle strade non erano per nulla infastidite dai nostri volontari che, con molto tatto, si fermavano a dialogare con loro, anzi, si mostravano incuriosite da questo messaggio. Spesso grandi occhi tristi si riempivano di lacrime e una profonda commozione si percepiva nell'ascoltare le loro storie. Una sera una ragazza rumena che si prostituiva nella zona di Cusago mi confidò che la nostra visita era stata la cosa più bella che le era capitata dal suo arrivo in Italia.

Ragazze sulle strade delle nostre città

All'inizio davamo loro solo il messaggio di Maria, poi anche una copia, in rumeno, del libro Donne del deserto, di Benedicta Ward. In esso si narrano le storie di diverse donne passate dalla prostituzione alla vita nuova in Cristo, fino a divenire autentiche madri spirituali per intere generazioni di donne.
Infine abbiamo cominciato a distribuire loro anche una copia del Vangelo di Luca e della preghiera del Rosario, tradotti in rumeno per le ragazze dell’est, in inglese per le nigeriane e in portoghese per i trans della zona di Milano Figino-via Novara. Tra quest’ultimi, un giorno ne incontrammo uno messo talmente male che l’idea che qualcuno potesse pagarlo per andarci insieme sembrava impossibile! Eppure, intrattenendoci a parlare con lui, scoprimmo una persona di una sensibilità e di una profondità d’animo straordinarie, che trasmetteva un misto di dolore e di tenerezza che toccava il cuore. Per noi fu un’esperienza importante: capimmo tutta la superficialità e la stupidità del giudicare senza conoscere, e l’ipocrisia di pensare di essere meglio di loro perché non vendiamo il nostro corpo a trenta, cinquanta o cento euro a cliente. Come se, nel mondo del lavoro, dell’economia, della politica e, purtroppo, anche della Chiesa, non ci fossero tanti altri modi di prostituirsi, di scendere a compromesso vendendo la propria dignità per sete di guadagno o di potere, per ambizione di successo, per carrierismo, per quieto vivere o per semplice timore degli uomini.
Allora ci siamo ricordati delle parole di Gesù che non solo non giudicava dalle apparenze, ma amava relazionarsi proprio con queste persone malfamate facendo comunione di mensa con loro. Ciò avveniva con grande scandalo degli scribi e dei farisei, mentre Gesù andava fiero del titolo di “amico dei peccatori e delle prostitute” che maliziosamente gli avevano affibbiato. Tutta la sua vita fu un condividere le sofferenze e i drammi di queste persone, per manifestare loro il perdono e la misericordia di Dio. Fino alla crocifissione tra i due ladroni, si fece sempre prossimo di questi peccatori pubblici e, al culmine della sua missione, dopo l’ingresso in Gerusalemme, anticipando il giudizio sulle autorità religiose del tempio disse: “i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio” (Mt 21,31). Ecco perché siamo sempre stati convinti che l’impegno verso le vittime della prostituzione non è affatto casuale nel percorso dell’Associazione Sposa di Sion, come non lo è l’aiuto spirituale agli ammalati e a quanti soffrono di mali di origine malefica.
Quando il mondo soprannaturale si manifesta, riemergono sempre le situazioni, le categorie umane e le esperienze tipiche dei racconti evangelici. Per noi, questo, è sempre stato un chiaro segno dell’autenticità di colei che si manifesta nelle cosiddette “apparizioni di Mazzo”.