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Il dipinto della Sposa

Messaggio per l'Associazione Sposa di Sion - 24 maggio 2008

Cari figli,
sono venuta per lasciare di me un'impronta duratura. Più volte ho affermato che sono venuta in questo luogo come Sposa della Famiglia, per concedere grazie a tante famiglie che in quest'epoca si volgeranno a me invocandomi come Sposa della Famiglia.
Distribuirò tante grazie e ho desiderato lasciarvi un'impronta di me in quel luogo dove Dio ha voluto che scendessi per porgervi una mano.
Ho voluto dare a voi un segno di tale passaggio, imprimendo la mia presenza in quella raffigurazione vista con sospetto da alcuni di voi, ma che esprime tutta la realtà presente e futura della Chiesa di mio Figlio Gesù. Essa esprime una realtà che presto si manifesterà con tutto il suo vigore per dare maggior forza alla Sposa di mio Figlio.

 


 

Questo messaggio, trasmesso a Giulio nel corso di un’apparizione di Maria avvenuta all'alba del 24 maggio 2008 nella sua casa di Saronno, parla del significato spirituale del quadro della Sposa della Famiglia, dipinto da Dario Redaelli, responsabile del Gruppo di Valle Guidino.
In questo testo la Santa Vergine esprime due concetti molto precisi.

  1. Questo dipinto “esprime tutta la realtà presente e futura della Chiesa di Gesù”. Ciò significa che la realtà profonda della Chiesa è il suo essere Sposa di Cristo. Quest’affermazione implica che dobbiamo imparare a contemplare la Chiesa con lo stesso sguardo d’amore di Gesù che la fondò e costituì come “sacramento universale di salvezza”, secondo la bella definizione del concilio Vaticano II. Come insegna papa Francesco, ciò non significa chiudere gli occhi sui mali o sulle diverse forme di corruzione e di peccato che sfigurano il volto della Chiesa compromettendone la credibilità agli occhi degli uomini. Significa, invece, avere la capacità di vedere, oltre il peccato degli uomini di Chiesa, il mistero profondo e l’incredibile ricchezza spirituale della Chiesa di Gesù Cristo nel piano di salvezza di Dio per l’intera umanità.
  2. Maria afferma di aver voluto lasciare una “impronta duratura” del suo passaggio a Mazzo di Rho, imprimendo la sua presenza in questa raffigurazione. Per capire il senso di questa frase va ricordato che, in occasione dell’apparizione nel santuario di Guanzate (vd. il messaggio del 13 maggio 2016), lei affermò che la forza spirituale di questa immagine “terrorizza il demonio”. Potrebbe sembrare esagerata quest’affermazione, ma ci aiuta a capire cosa significa che Maria ha impresso la sua presenza in questa sua raffigurazione di Sposa: non si tratta di una semplice immagine religiosa, ma della rappresentazione di un avvenimento spirituale in atto. Evidentemente il demonio comprende molto meglio di noi la forza di certi avvenimenti spirituali e ne è spaventato.

Adorazione eucaristica nella chiesa Maria Ausiliatrice di Mazzo