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Cari amici in Cristo

Messaggio per i ministri ordinati della Chiesa - 13 luglio 2005

Cari amici in Cristo,
io sono colei che i profeti hanno annunciato e che Dio nella sua grande bontà ha voluto porre a fianco dell'umanità affinché, insieme, percorressimo il cammino che porterà alla salvezza di tutti gli uomini.
Non sono venuta in veste di madre o in veste di giudice, sono venuta in veste di collaboratrice affinché voi, uomini chiamati e nominati dallo Spirito Santo, possiate convertirvi totalmente alla sottomissione a Dio e alla sua Chiesa. Quante volte sono venuta nella speranza che l'umanità capisse l'importanza di convertirsi a Dio e quante volte ho invitato alla preghiera e alla penitenza, ma pochi hanno risposto alla mia supplica. L'amore che ho per mio Figlio mi spinge a continuare ad essere in mezzo a voi affinché molti miei figli si sveglino dal torpore del sonno spirituale ed aprano gli occhi alla vera realtà che è il sacrificio di mio Figlio. Sono stata mandata a chi possiede la pienezza del ministero ed ha la grande opportunità, che voi avete, di amare e ammaestrare il gregge di mio Figlio.
Ma il mio cuore e soprattutto il cuore di mio Figlio grondano sangue nel vedere in mezzo alla sua Chiesa alcuni suoi ministri che, confusi, sono caduti e sono incapaci di rialzarsi.
La Chiesa ha bisogno di uomini che donino tutto se stessi, che la amino fino al punto di donarsi totalmente, disposti a dare fino all'ultima goccia del proprio sangue a difesa della Sposa di Cristo: ma è così per tutti voi? Perché alcuni di voi vedono in me un'intrusa?
Io non sono venuta nel mondo di mia volontà, sono stata mandata perché possa collaborare con voi. Conoscete forse qualche madre che non fa tutto quello che può per aiutare i suoi figli?
Molti di voi devono riscoprire il valore della mia presenza perché è voluta da Dio. Eppure in mezzo a voi c'è chi nega quelle verità rivelate alla Chiesa di Cristo e testimoniate dal sangue di tanti uomini e donne. Quanti hanno bisogno di capire il senso della mia eterna verginità, della mia nascita senza peccato originale, verità annacquate da ministri che vogliono stabilire non le verità di Dio ma le proprie!
Quante lacrime di sangue continuo a versare nel vedere come la verità rivelata da Dio viene continuamente calpestata da alcuni ministri di Dio; stringono tra le mani il Corpo di Cristo ma nel loro cuore dubitano che sia realmente così, eppure questo è il fulcro del piano di salvezza. Il mio invito: convertitevi!
Tutto il vostro ministero si basa su questo mistero di fede, le vostre mani sono state consacrate affinché questo miracolo avvenga ogni volta che ripetete le parole di Gesù: “Questo è il mio Corpo, questo è il mio Sangue”.
Eppure Gesù, colui che è l'unico salvatore del mondo, continua ad essere presente nel pane e nel vino, e questa presenza garantisce il nutrimento dell'anima e prepara al grande incontro con colui che è nostro Padre e Creatore dell'intero universo e che mostra la sua grande misericordia.
Di questa misericordia ha lasciato un segno ben visibile di perdono e riconciliazione, ma ministri privi di intendimento e privi di amore verso la Chiesa di Dio assolvono qualcosa di cui loro stessi dubitano e, peggio ancora, creano dubbi e incertezze nell'animo di tanti figli di Dio. Eppure Gesù è stato chiaro su come la misericordia di Dio passi attraverso i suoi ministri.
Ecco la necessità di pregare e riflettere sulle Sacre Scritture e di considerare il sacramento della Riconciliazione non come un evento storico introdotto dalla Chiesa per motivi dogmatici, ma come l'espressione terrena della misericordia di Dio.
Da parte vostra non deve diventare un gesto abitudinario perché è un incontro importante tra Gesù e colui che si getta ai suoi piedi per chiedere perdono.
Satana vuole distruggere tutto quello che Dio ha rivelato e il suo strumento è il dubbio. Questo dubbio ha prodotto in alcuni ministri di Dio la presunzione di voler stabilire da se stessi quello che è giusto e quello che è sbagliato, contestando apertamente perfino il ruolo del papa, ossia di colui che Gesù ha costituito suo successore sulla terra, come pastore universale, fino alla fine dei tempi. Quante inutili discussioni su questo argomento. Come sarebbe più semplice rileggere le Sacre Scritture! Ecco l'importanza di pregare lo Spirito Santo da parte di quei ministri dubbiosi su questo argomento, affinché lo Spirito possa aprire il cuore e la mente e spazzare via il dubbio e l'incertezza.
Satana nella sua astuzia vuole distruggere la bellezza e la purezza della Sposa di Cristo: la sua Chiesa. Gesù non ha scelto una Sposa infedele e sporca, lui ha scelto una Sposa senza macchia.
Satana però, nel suo grande odio contro Dio, semina il desiderio di autoaffermazione in questo mondo e spinge affinché alcuni valori fondamentali, esposti nella Rivelazione data all'umanità, vengano traviati. Ecco allora il grande errore: le leggi di Dio, che sono eterne, vengono interpretate a proprio piacimento, scavalcando l'insegnamento della Chiesa; tutto viene giustificato da alcuni ministri, tutto viene visto in una luce buona, e la morale, che Dio e la Chiesa tengono in alta considerazione, viene calpestata.
Quante volte nelle vostre prediche e nella lettura delle Sacre Scritture viene ribadito il fatto che noi siamo il tempio dello Spirito Santo di Dio, ma come può un tempio di Dio essere contaminato da un senso morale che non viene dalla Chiesa e dalle Scritture, né tanto meno si addice ad un ministro di Dio, nelle cui mani ogni giorno il pane si trasforma in Corpo di Cristo e il vino nel suo Sangue?
Come puoi salire all'altare di Dio e dire : “Ecco l'Agnello di Dio”, quando il tuo cuore e la tua mente sono contaminati? Convertiti e purifica la tua vita! Molti ministri cadono vittime e Satana si compiace nel vedere il volto di Dio rattristato.
Ma parlare di Satana fa sorridere alcuni: questa è la vittoria delle forze del male che voi ministri di Dio dovreste combattere, come già fanno tanti fedeli ministri di Dio.
Gesù e Dio si compiacciono nel vedere tanti preti lottare contro questi venti satanici e garantiscono la discesa dello Spirito Santo perché siano sostenuti e incoraggiati a lottare per tenere alti questi valori affinché non cadano, anzi, siano d'aiuto ai loro fratelli confusi. Il cuore di Dio, di mio Figlio e dello Spirito Santo, si compiace nel vedere la fedeltà di tanti ministri, la loro fede, il loro amore e la loro fedeltà alla Chiesa. Essi sono come una corona intorno al trono di Dio, le loro preghiere sono simili all'incenso e rallegrano il cuore di Dio.
L'umanità attende un tempo di grande prova, ma è un tempo di grazia per coloro che lottano per tenere candida la propria veste.
Io non sono venuta come giudice, ma come collaboratrice di mio Figlio affinché, insieme a voi, uniamo le forze e sicuramente il Sangue di Gesù purificherà l'intera umanità.
Non sono venuta a fare un elenco di cose che dispiacciono a Dio, ma ad annunciarvi ciò che, nella Parola di Dio, è l'aspetto misterioso del nostro Dio: il suo grande amore e la sua grande misericordia. Sono venuta per tendervi una mano e aiutare chi è caduto e fa fatica a rialzarsi.
Io sono colei che ha vissuto il grande mistero della croce. Sotto la croce ho assistito allo scorrere del Sangue di mio Figlio, quel Sangue che ho amato, e ne sono stata investita.
Dio vuole che i suoi ministri amino profondamente la Chiesa visibile e invisibile, e che siano luce per tanti figli di Dio confusi e traviati.
Io posso esservi d'aiuto, ma voi dovete amarmi di più, dovete consacrarvi al mio cuore.
Tempo fa vi siete consacrati per tutta l'eternità al cuore di mio Figlio e avete liberamente scelto di seguirlo. Ora, quelli che hanno indebolito le loro forze, possono contare sul mio aiuto; io posso rafforzare le vostre gambe e rendere stabile il vostro cuore: perché non riscoprire il grande valore del santo Rosario? Dove si recita giornalmente questa preghiera con fede e convinzione difficilmente penetra il dubbio e lo sconforto.
Perché non proporlo nelle vostre parrocchie? Perché non incoraggiare i miei figli alla recita di tale preghiera nella propria casa?
Non vergognatevi di incoraggiare tale recita ai giovani, bersaglio prediletto di Satana.
Ciò che Dio desidera è la conversione del mondo intero; desidera che voi, ministri tiepidi che avete nascosto il talento, portiate frutto. Dovete chiaramente far capire ai miei figli ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Non abbiate timore di proclamare la verità e aiutate i miei figli a capire il valore della Parola di Dio.
Il vostro ministero sia una donazione completa a Dio e agli altri. Non fate l'errore di considerare troppo gli altri e poco Dio; ricordate: amate il prossimo come voi stessi, ma amate Dio con tutto il vostro cuore! Satana non riuscirà a distruggere la Chiesa di Dio, essa ne uscirà vittoriosa perché, alla fine, il cuore di mio Figlio e il mio cuore trionferanno.

 


 

L’Eucaristia “fonte e culmine” della vita della Chiesa

Cari amici in Cristo”: con questa bellissima formula biblica di saluto, inizia il messaggio di Maria rivolto ai ministri ordinati della Chiesa.
Il testo contiene una forte esortazione a riscoprire il significato e il valore di alcuni aspetti del ministero presbiterale che al giorno d’oggi rischiano di venire un po' trascurati. In particolare vengono richiamati:

  • l'importanza di un senso morale non contaminato dalla mentalità del mondo e dell’impegno per uno stile di vita coerente con la santità del ministero;
  • la grandezza dell’amore, della donazione totale e della fedeltà alla Chiesa;
  • la realtà delle forze demoniache che operano nel mondo e la capacità di discernerle e combatterle;
  • l’importanza di uno studio profondo della Parola di Dio e della preghiera allo Spirito Santo per avere intendimento spirituale;
  • la determinazione a insegnare i valori morali che scaturiscono dall'annuncio del Vangelo di Cristo;
  • il recupero della dimensione contemplativa e missionaria della fede cristiana;
  • l’importanza della preghiera del Rosario, il ruolo di Maria nella vita della Chiesa e l’invito a non sottovalutare l’aiuto che lei può dare a sostegno del ministero ordinato.

A riguardo di quest’ultimo punto, il cardinale Carlo Maria Martini ha descritto in questi termini il rapporto tra il prete e la Santa Vergine:

“Quando il prete ha compreso che la relazione con Maria è costitutiva del discepolo e quindi vive una relazione sincera e autentica con la Vergine di Nazaret, può diventare educatore del popolo.
Un educatore che non sta dietro al popolo, accettando, quasi concedendo una devozionalità che non approva del tutto, ma sta davanti, con una devozione che, a misura del cammino da lui compiuto, è insieme calda, intensa e illuminata, capace di aiutare la gente a discernere ciò che di profondo e di vero è presente in certi gesti da ciò che è superficiale, artificioso, inutile escrescenza.
In altre parole, è capace di riportare i fedeli alle sorgenti di quel personale rapporto con Maria che nasce ai piedi della croce”.
(C. M. Martini, Il Vangelo di Maria, Ancora Editrice, Milano 2008, pp. 122-123).