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Rendete pubblica questa realtà

Messaggio per la parrocchia di Mazzo - 5 gennaio 2006

Cari figli,
io sono la Sposa della Famiglia. Quante persone cadono vittime sotto i colpi di Satana, il distruttore della vita e della famiglia, e quanti figli devoti hanno trovato salvezza affidandosi al cuore di mio Figlio che continua ad essere presente in mezzo a voi! Egli vi nutre tramite l'Eucaristia, pane che alimenta l'anima e dona salvezza; essa è l'unico alimento che vi dona la totalità di mio Figlio.
Tempi difficili ora attendono l'umanità, dense tenebre e fitta oscurità stanno avvolgendo il mondo. Il mio compito è quello di aiutarvi a proseguire nel cammino verso la vera luce: Cristo Re.
Egli è la meta verso cui sto spingendo tanti miei figli ancora lontani e questo è l'invito che rivolgo a voi: contribuite alla salvezza del mondo divulgando la buona novella predicata da mio Figlio; in ogni luogo e in ogni occasione parlate di lui, non vi vergognate, ma siate testimoni coraggiosi di Cristo, fate conoscere il grande valore del suo sacrificio. Solo lui è la strada che conduce al nostro grande Dio e solo attraverso di lui è possibile conoscere il grande amore del nostro Padre celeste.
Non temete: anche se verranno tempi difficili, io marcerò davanti a voi e vi proteggerò allargando il mio manto; tenete lo sguardo rivolto a Gesù e nulla potrà colpirvi, perché la fede in lui è l'unica ancora di salvezza. Pregate, affidatevi al mio cuore e consacratevi al cuore di mio Figlio; recitate continuamente il Rosario e allora Satana sarà sconfitto e l'umanità potrà vedere con occhi limpidi la grande verità che Dio, tramite mio Figlio, ha rivelato al mondo.
A voi, custodi della Chiesa di mio Figlio, dico: io sono in mezzo a voi e continuerò a manifestarmi in questo luogo che ho scelto.
Grandi avvenimenti accadranno perché si adempia il volere di Dio. Tante persone ricevono già la prova della mia presenza, ma in futuro Dio farà conoscere ancora di più la grandezza del mio cuore di Sposa e di Madre. Quanto desidero farmi conoscere come colei che è stata mandata per aiutarvi nel percorso faticoso e difficile della conversione! Mi avete dato gloria e avete posto quella che è la rappresentazione di una verità manifesta [la statua], ma perché non rendermi più onore? Perché non rendere pubblica questa realtà? Nulla può fermare la mano di Dio! Lui vuole che il mio compito sia ben chiaro e tutti vedano in me la Madre che mio Figlio ha donato all'umanità.
Il prossimo 2 febbraio, festa a me cara, perché non onorarmi con una celebrazione in mio onore? Perché non rendere onore alla mia immagine? Vi vergognate forse di me? Voi siete figli devoti e io sarò al vostro fianco. Indirizzate verso di me tutte le persone, in particolare quelle famiglie dove Satana ha creato una frattura; vengano in questo luogo e si consacrino al mio cuore, si convertano a mio Figlio e io darò loro quella grazia che solo una madre può dare.
Convertitevi a mio Figlio e proclamate la sua salvezza! Tenete in alto, come una fiaccola, la vostra fede verso la sua Chiesa e io vi porterò in trionfale processione alla vera luce che nella Santissima Trinità trova piena realizzazione. Pregate il santo Rosario e testimoniate il vostro amore verso il sacrificio di mio Figlio.

 


 

Circa sei mesi dopo le prime apparizioni del luglio 2005, la Santa Vergine si manifestò nuovamente a Giulio nella chiesa Maria Ausiliatrice di Mazzo per trasmettere questo messaggio e, per la prima volta, si presentò in veste di Sposa, così come rappresentata nel quadro dipinto da Dario Redaelli e venerato in questa chiesa.
Non era questione di look, ma un modo per aiutarci a capire meglio il nuovo ruolo in cui Dio l’ha inviata in quest’epoca, quello di Sposa della Famiglia. Questo nuovo titolo mariano viene spesso frainteso, come se Maria “sposasse la famiglia”; indica invece il suo ruolo di “modello di Sposa” all’interno di ogni piccola famiglia (“ecclesia domestica”), della “grande famiglia” della Chiesa, della “famiglia abramica” (ebrei, cristiani e musulmani) e dell’intera “famiglia umana”.
In questo messaggio lei stessa descrive con precisione il suo ruolo: “Il mio compito è quello di aiutarvi a proseguire nel cammino verso la vera luce: Cristo Re. Egli è la meta verso cui sto spingendo tanti miei figli. [...] Lui [Dio] vuole che il mio compito sia ben chiaro e tutti vedano in me la Madre che mio Figlio ha donato all’umanità. […] Io vi porterò in trionfale processione alla vera luce che nella Santissima Trinità trova piena realizzazione”.
Dio vuole che il ruolo di Maria sia chiaro: è la Madre che Cristo ha donato all’umanità, il che significa che Maria ha un compito che va oltre i confini della cristianità, una missione che riguarda sia la famiglia abramica che l’intera umanità.
Si può dire che Maria “cammina insieme” all’umanità, promuovendo un’opera di guida e di protezione.
Io marcerò davanti a voi e vi proteggerò allargando il mio manto”: in quest’immagine Maria “marcia davanti” all'umanità sofferente verso la meta finale che è l’incontro con Cristo in tutta la sua regalità. L’immagine richiama sia la marcia d’Israele nel deserto verso la Terra promessa al seguito di Mosè, Aronne e della profetessa Miriam (con la nube di giorno e la colonna di fuoco di notte che aprivano il cammino - Es 13,21), sia il corteo nuziale delle vergini compagne che vanno incontro al Re-Sposo (Sal 45; Mt 25,1ss).
È Maria che apre questo corteo in marcia verso lo Sposo dell’umanità, ma non solo: lei sta anche “spingendo” - verso Cristo - “i tanti figli ancora lontani”. In questa seconda immagine Maria è posta “dietro al corteo” per spingere i più lontani verso la meta: è il ruolo del pastore che non lascia indietro nessuna delle sue pecore e della madre che non abbandona nessuno dei suoi figli.
In una maniera e nell’altra, il ruolo di Maria all’interno del piano di salvezza di Dio è di portare l’umanità “in trionfale processione alla vera luce che nella Santissima Trinità trova piena realizzazione”.
Infine, è in questo messaggio che Maria chiede la solenne celebrazione del 2 febbraio 2006, in occasione dell'intronizzazione della statua presa dalla parrocchia a Fatima, con l'intento dichiarato di rendere pubblica la sua presenza a Mazzo di Rho.