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L'Amore è più potente della bomba atomica

Messaggio nella Settimana di preghiera per la pace in Medio Oriente - Parrocchia San Bernardo di Lainate, 14 luglio 2016

Miei cari figli,
non potete immaginare quante preghiere, quante lacrime e quanta sofferenza, in questi giorni di preghiera per la pace si stanno levando a Dio da tutto il mondo! Tutto ciò sta rendendo il suo volto più luminoso della luna, del sole e dell’intero firmamento! Lo splendore di questa luce rifulge sugli uomini e allontana le nubi rosse della guerra.
Ora vi chiedo: intensificate la vostra preghiera affinché il vostro cuore si converta e divenga luminoso come il volto del Padre nostro; risplenda su di voi la luce del suo volto! 

Giulio: Dopo queste parole, Maria mi ha mostrato la seguente visione: bombe e proiettili che al loro interno non contenevano più solo componenti di morte, ma anche parte del cuore di quanti stavano pregando e facendo penitenza per la pace. Queste parti, come tanti semi portatori di speranza, di vita e di pace, venivano sparse nel momento dello scoppio. Maria ha poi descritto la forza della preghiera e dell’amore, più grande della forza distruttiva delle armi:

Maria: L’amore è più potente della bomba atomica e, mentre l’effetto di morte delle armi finisce in un istante, l’amore di quanti stanno invocando Dio per la pace viene seminato e porta frutto nel tempo!

Giulio: Quindi, la Vergine ha espresso il suo incoraggiamento a intensificare ancora di più la preghiera, la penitenza e l’impegno di conversione del nostro cuore.
L’anno prossimo, di questi tempi, ci invita a promuovere un cammino spirituale della durata di quaranta giorni, in quanto:

Maria: Con la preghiera è possibile cambiare il corso della storia e, nella contesa tra Dio e il demonio, dimostrare, come fece Giobbe, che il demonio è un bugiardo!

Giulio: Ciò che Maria intende per “conversione” lo troviamo nel testo della Preghiera di Consacrazione che lei ci invita a meditare,  applicandola innanzitutto a noi stessi prima che al Medio Oriente. Infine, ci chiede di raccogliere testimonianze di questa Settimana di preghiera per la pace celebrata in tutto il mondo.

 


 

Dal 10 al 17 luglio 2016, abbiamo vissuto l’intensa esperienza della Settimana di preghiera, digiuno ed iniziative per la pace in Medio Oriente intitolata “Con Maria, la Madre di Gesù: cerca la pace e inseguila!”. L’iniziativa, voluta dalla Vergine, è stata promossa col patrocinio del Patriarcato Latino di Gerusalemme (vd. lettera in Appendice) e ha visto l’adesione di molte persone, parrocchie ed associazioni, sia in Italia che all'estero.
A fronte del fallimento di tanti piani di pace per il Medio Oriente, queste iniziative si fondano sulla convinzione che solo un intervento di Dio può sbloccare una situazione così intricata e indurita come quella mediorientale. Come affermato da mons. William Shomali, già vescovo di Gerusalemme e Palestina, ora vicario patriarcale per la Giordania, in occasione della Settimana di preghiera per la pace:

La violenza è fine a sé stessa. Molte volte gli statisti si sentono impotenti al riguardo. Ci sono molti popoli e troppi gli interlocutori e i soggetti coinvolti. È difficile raggiungere una soluzione in questa situazione di ostilità. Ci sono interessi contraddittori come nel caso della Siria, Iraq, Yemen, Libia etc. Percepiamo di aver raggiunto un punto in cui l’unico che può aiutare è solo il Signore”.

E questo aiuto non è mancato: verso le 20.00 di giovedì 14 luglio, durante la recita del Rosario nella chiesa San Bernardo di Lainate, una delle parrocchie aderenti all'iniziativa per la pace, Maria è nuovamente apparsa a Giulio. Il messaggio trasmesso è rivolto a quanti si stavano impegnando nella preghiera e nella penitenza per la causa della pace. Come scrisse alcuni anni fa mons. Elias Chacour, arcivescovo melchita di Akko-Haifa-Nazaret: “Non abbiamo bisogno di contemplatori della pace. I contemplatori stanno seduti e pensano, niente di più. Noi abbiamo bisogno di operatori di pace. Gli operatori di pace si danno da fare e agiscono!”. Ciò è avvenuto durante questa Settimana di preghiera, a proposito della quale Maria ha parlato del “volto di Dio”, divenuto più luminoso della luna, del sole e dell’intero firmamento, per le preghiere, le sofferenze e le lacrime di tanti suoi figli.
Questa “luce divina” allontana le “nubi rosse” della guerra e rifulge sul volto di quanti si impegnano nel difficile cammino della conversione. Con il loro impegno e la loro fedeltà dimostrano, come fece Giobbe nella contesa tra Dio e Satana, che il demonio è un bugiardo e, facendo opera di pace, seminano un “amore che è più potente della bomba atomica!”.
A proposito delle cosiddette “bombe d’amore” descritte dalla Vergine, possiamo concludere questa riflessione con la famosa – presunta - lettera di Albert Einstein alla figlia Lieserl. In essa si parla proprio di questo argomento: la forza dell’amore, più potente di ogni altra forza ed energia conosciuta dall'uomo. Alcuni commentatori contestano l’autenticità di questa lettera, in particolare che fosse veramente indirizzata a Lieserl, la figlia morta in tenera età. Potrebbero anche avere ragione, ma nessuno ha mai contestato la verità del contenuto di questa lettera, veramente profondo e in sintonia con il presente messaggio della Vergine.


LETTERA DI ALBERT EINSTEIN ALLA FIGLIA

Quando proposi la teoria della relatività, pochissimi mi capirono, e anche quello che rivelerò a te ora, perché tu lo trasmetta all'umanità, si scontrerà con l’incomprensione e i pregiudizi del mondo. Comunque ti chiedo che tu lo custodisca per tutto il tempo necessario, anni, decenni, fino a quando la società sarà progredita abbastanza per accettare quel che ti spiego qui di seguito. Vi è una forza estremamente potente per la quale la Scienza finora non ha trovato una spiegazione formale. È una forza che comprende e gestisce tutte le altre, ed è anche dietro qualsiasi fenomeno che opera nell'universo e che non è stato ancora individuato da noi. Questa forza universale è l’Amore. Quando gli scienziati erano alla ricerca di una teoria unificata dell’universo, dimenticarono la più invisibile e potente delle forze. L'amore è Luce, visto che illumina chi lo dà e chi lo riceve. L’amore è Gravità, perché fa in modo che alcune persone si sentano attratte da altre. L'amore è Potenza, perché moltiplica il meglio che è in noi, e permette che l’umanità non si estingua nel suo cieco egoismo. L’amore svela e rivela. Per amore si vive e si muore. Questa forza spiega il tutto e dà un senso maiuscolo alla vita. Questa è la variabile che abbiamo ignorato per troppo tempo, forse perché l’amore ci fa paura, visto che è l’unica energia dell’universo che l’uomo non ha imparato a manovrare a suo piacimento. Per dare visibilità all'amore, ho fatto una semplice sostituzione nella mia più celebre equazione. Se invece di E = mc2 accettiamo che l’energia per guarire il mondo può essere ottenuta attraverso l’amore moltiplicato per la velocità della luce al quadrato, giungeremo alla conclusione che l’amore è la forza più potente che esista, perché non ha limiti. Dopo il fallimento dell’umanità nell'uso e il controllo delle altre forze dell’universo, che si sono rivolte contro di noi, è arrivato il momento di nutrirci di un altro tipo di energia. Se vogliamo che la nostra specie sopravviva, se vogliamo trovare un significato alla vita, se vogliamo salvare il mondo e ogni essere senziente che lo abita, l’amore è l’unica e l’ultima risposta. Forse non siamo ancora pronti per fabbricare una “bomba d’amore”, un artefatto abbastanza potente da distruggere tutto l’odio, l’egoismo e l’avidità che affliggono il pianeta. Tuttavia, ogni individuo porta in sé un piccolo ma potente generatore d’amore la cui energia aspetta solo di essere rilasciata. Quando impareremo a dare e ricevere questa energia universale, Lieserl cara, vedremo come l’amore vince tutto, trascende tutto e può tutto, perché l’amore è la quintessenza della vita.
Sono profondamente dispiaciuto di non averti potuto esprimere ciò che contiene il mio cuore, che per tutta la mia vita ha battuto silenziosamente per te. Forse è troppo tardi per chiedere scusa, ma siccome il tempo è relativo, ho bisogno di dirti che ti amo e che, grazie a te, sono arrivato all'ultima risposta.

Tuo padre Albert Einstein