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Luce oltre le tenebre

Messaggio per l'Associazione Sposa di Sion - 9 dicembre 2006

Cari figli,
ho tanto desiderato avervi al mio fianco per lodare con voi mio figlio Gesù, e ora vi dico: non scoraggiatevi, perché Satana non può impedire il realizzarsi del piano di Dio. La vostra consacrazione al mio Cuore Immacolato è già avvenuta nel vostro cuore prima ancora che la pronunciate con le vostre labbra. La mia tristezza è dovuta al forte desiderio di veder realizzarsi sulla terra il pieno adempimento del piano di salvezza di mio Figlio. Ora vi esorto: pregate e non dubitate, io sono al vostro fianco. Dovete intensificare la preghiera e la frequenza giornaliera alla santa Eucaristia; la preghiera sconfiggerà la potenza dell'Inferno. Dovete pregare per il Santo Padre, dovete pregare per la conversione dei figli di Abramo. Io verrò in questo luogo e vi darò pace. Non spaventatevi per la condizione del mondo, ma sappiate vedere, oltre le tenebre, la luce della Città Santa che discende dal cielo. Io sono in questo luogo e continuerò ad esserci, come in tanti angoli della terra. Là, dove i miei piedi hanno toccato la terra, scaturiscono tante grazie: venite in questi luoghi, portate i vostri malati e mio Figlio li guarirà, ma guarirà soprattutto il profondo del vostro cuore. Non cessate mai di pregare con la recita del santo Rosario. Vi porto la benedizione di mio Figlio.

 


 

Questo messaggio fu ricevuto da Giulio nel corso di un’apparizione della Vergine nella chiesa Maria Ausiliatrice di Mazzo, circa un mese prima della pronuncia dei sette Voti di consacrazione da parte dei fondatori dell’Associazione Sposa di Sion. È questo il significato della frase “la vostra consacrazione al mio Cuore Immacolato è già avvenuta nel vostro cuore prima ancora che la pronunciate con le vostre labbra”. Eravamo entusiasti e trepidanti per quanto Maria andava via via manifestando di sé e del progetto di Dio sull'associazione a servizio della Chiesa. Era chiaro come, con le sue proposte ardite, ci stesse spingendo sempre più al largo dalle nostre consuetudini di vita e rigidità di pensiero. Era passato solo un anno e mezzo dalle sue prime apparizioni, e già grandi sfide ci erano state proposte: il sostegno alle famiglie in difficoltà, la cura agli ammalati nel corpo e nello spirito, l’aiuto alle vittime della prostituzione. Mentre l’impegno per la pace in Medio Oriente cominciava a prendere forma col messaggio per i musulmani, era soprattutto la testimonianza pubblica delle apparizioni di Maria a Mazzo e la divulgazione dei suoi messaggi l’impegno più urgente del momento. A fronte di tutto ciò, si può ben capire come mai questo messaggio per l’associazione cominci proprio con l’invito a non scoraggiarsi! Certo, come lei dice: “nulla può impedire il realizzarsi del piano di Dio”. Però è anche vero che lo possiamo ostacolare o rallentare con la nostra mancanza di fede, il nostro egoismo, la nostra superficialità, la nostra indolenza o la nostra  testardaggine nel fare le cose a modo nostro! Fortunatamente tutto è stato guidato da Maria che, come più volte promesso, ha aperto tutte le porte. La sua presenza e guida nel cammino dell’associazione è qualcosa di tangibile: con la forza del suo amore e la sua determinazione per la causa del regno, Maria è per noi, come per ogni discepolo di Gesù, fonte di gioia, amore, consolazione, forza e coraggio. In effetti, alla base del cammino dell’associazione c’è proprio la scoperta dell’affascinante personalità di Maria di Nazaret, la figlia di Sion, Madre del Messia, manifestatasi in quest’epoca come Sposa della Famiglia. Conoscendola più da vicino, grazie alla particolarissima esperienza spirituale di Giulio Ancona, ce ne siamo profondamente innamorati e, perciò, ci siamo messi al servizio della sua causa, che poi è sempre la stessa di Gesù e della sua Chiesa: la causa del regno di Dio. In pratica, nel nostro piccolo, abbiamo anche noi sperimentato ciò che aveva ben descritto il teologo spagnolo-indiano Raimon Panikkar: “Con Maria avviene qualcosa di speciale, che non si può esprimere a fondo; però è certo che non si può avere fede in lei senza amarla e che non si può pensare a lei senza che ella eserciti una forza irresistibile su di noi” (R. Panikkar, La gioia pasquale, la presenza di Dio e Maria, Jaca Book, 2007, p. 82).