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Tornata per benedire

Messaggio per il parroco di Mazzo - Santuario di Caravaggio, 12 aprile 2015

Caro figlio e ministro della Chiesa di mio Figlio,
il mondo oscurato dal vapore nauseante del demonio trova la sua freschezza nella buona notizia del Vangelo di Gesù, che, offrendo la sua vita, ha liberato l’umanità dalle catene del peccato.
Ancora una volta torno a voi [parrocchia di Mazzo] per invitarvi a collaborare con me nel grande progetto del Padre nostro celeste, affinché la luce del Vangelo dia all’umanità l’unica speranza.
Io sono venuta a voi affinché, attraverso la mia intercessione presso mio Figlio, l’umanità possa ricevere quella benedizione di cui il mondo è assetato: la pace. Per questo ora vi chiedo: consacrate le terre dei figli di Abramo al mio Cuore Immacolato. Date alla Madre del Salvatore del mondo l’accoglienza che merita; come promesso, io sono tornata per benedire ancora maggiormente. Sappiate vedere in me colei che i profeti hanno preannunciato. Io non sono il salvatore del mondo, lo è Gesù, ma sono colei che ha portato nel grembo colui che è stato nutrito con lo Spirito Santo e plasmato con le mani di Dio, per presentarlo a tutta l’umanità come il Messia preannunciato: il Figlio di Dio. In me non poteva che rimanere in eterno l’impronta del Dio-Uomo, come fate a non capire la santità del mio grembo? Come fate a non venerare colei che gli angeli di Dio continuano a chiamare “benedetta da Dio”? Presto darò a te, come promesso, le Scritture per comprendere la grandezza della mia creazione. Apri il tuo cuore alla mia venuta nella parrocchia di mio Figlio. Ti porto la sua benedizione.

 


 

Questo messaggio della Santa Vergine fu ricevuto da Giulio in occasione di un pellegrinaggio al santuario mariano di Caravaggio.
Il testo è indirizzato all'attuale parroco di Santa Croce, la parrocchia di Mazzo in cui hanno avuto inizio le apparizioni di Maria Sposa della Famiglia. Col parroco ci lega una cordiale amicizia che si concretizza nei vari momenti di incontro e nelle celebrazioni liturgiche del 2 di ogni mese. Non è il primo messaggio indirizzato ai ministri e ai fedeli di questa parrocchia. Già in passato Maria si è rivolta ad essi, sollecitando un’apertura alla sua venuta. Anche questa volta rivolge lo stesso invito: “Date alla Madre del Salvatore del mondo l’accoglienza che merita; come promesso, io sono tornata per benedire ancora maggiormente. [...] Apri il tuo cuore alla mia venuta nella parrocchia di mio Figlio”. Non sfugge la gentile, e al tempo stesso decisa, sottolineatura che la comunità a cui lei chiede umilmente accoglienza è una “parrocchia di suo Figlio”, cioè una realtà che, spiritualmente, le appartiene di diritto. Se la comunità parrocchiale si apre a questa sua “visitazione”, non potrà che ricavarne grandi benefici spirituali, unitamente all'invito a collaborare al grande progetto di Dio a favore delle famiglie in difficoltà e della pace nel mondo, sempre più minacciata. Serve apertura dei cuori e delle menti, cioè conoscenza e discernimento spirituale, per comprendere il ruolo di Maria nella vita della Chiesa e nel cammino di una piccola comunità parrocchiale.
Lei è il “grembo santo” del Dio-Uomo, a cui Dio ha affidato il compito di preparare la Chiesa e l’intera umanità all'incontro finale con Cristo.
In attesa di un pronunciamento vincolante da parte dell’autorità della Chiesa ambrosiana, per la comunità parrocchiale di Mazzo, come per ognuno di noi, rimane la responsabilità di saper riconoscere l’autenticità, o meno, di questa “presenza” in parrocchia e della risposta da dare alla sua richiesta di accoglienza e collaborazione.