I cookie ci aiutano ad offrirti un servizio migliore. Accedendo a questo sito, accetti il fatto che potremmo memorizzare e accedere ai cookie sul tuo dispositivo.

Agosto

Associazione Sposa di Sion

Lettera di agosto 2015

DAL MARCIAPIEDE ALLA LIBERTA

Messaggio per le donne che si prostituiscono

12 settembre 2006

Care figlie,

quanto buio e tristezza regna nel mondo! L’umanità sta sperimentando il dominio dell’egoismo e l’uomo sta raccogliendo i frutti amari dell’aver dimenticato e disprezzato l’unico Dio d’amore.

Voi state sperimentando i piani del demonio nel proporre un’espressione malata dell’amore che è solo frutto dell’egoismo e del disprezzo della dignità di ogni essere umano. Vengo  per iniziare con voi un cammino di luce e di amore.

Nei vostri occhi velati dall’emarginazione e dalla delusione, pensate di essere prive della luce di Dio; farò ora risplendere la luce vera che può dare un senso alla vita: voglio farvi conoscere Gesù.

Egli è stato un uomo che ha voluto tendervi una mano ed oggi come allora, può riuscire a darvi dignità e fiducia. Egli è un uomo che ha insegnato il valore del rispetto e dell’amore per ogni essere umano.

Ora vi esorto: datemi la mano e andiamo incontro a Lui, voglio portarvi a Gesù. Volgetevi alla sua presenza nel Pane e nel Vino, pregate davanti a Lui e Lui aprirà il suo cuore e vi colmerà di quel calore e di quell’amore che solo Dio può dare.

Venite il 2 di ogni mese, entrate nelle chiese più vicine a voi e ponetevi dinanzi al Cuore di mio Figlio presente nel Pane ed aprite il vostro cuore. Egli vi aspetta e vi suggerirà ciò di cui avete bisogno affinché siate degne di essere tempio dello Spirito Santo.

Io vi aspetto sulle soglie di ogni chiesa e vi farò luce.

Il 2 di ogni mese io sarò presente in modo da distribuire tanti fiori che Dio mi affida per l’umanità, ma non dimenticate che Gesù è presente ogni attimo nella Santa Eucaristia e che io sono al suo fianco ogni istante per intercedere presso il trono della Santissima Trinità.

Il 2 di ogni mese  resta un giorno memorabile affinché ricordiate che io sono in mezzo a voi.

Recitate e diffondete il Santo Rosario, recitatelo ogni giorno. Consacratevi al mio Cuore Immacolato, pregate che Dio vi trasformi come Lui vuole e non come Satana desidera. Pregate per le tante vite soppresse in molte di voi, pregate perché Dio apra il vostro cuore e quello di tante persone che vengono a voi disonorando il nome che portano.  

Pregate e non temete!

 

*****

 

Fin dagli inizi del nostro cammino la Santa Vergine ci richiamò l’importanza del prenderci cura delle donne costrette a prostituirsi:

“La luce di Dio penetra e dissolve come un fiume divorante ogni traccia di peccato e rende le vostre anime più bianche della neve, tutto ciò è merito del sacrificio di Gesù. Maria ama le sue figlie calpestate e distrutte  nella loro dignità da esseri egoisti e privi di amore. Voi dovete aiutare queste mie figlie. Io verrò e darò a voi un messaggio d’amore se dedicherete parte dell’adorazione di mio Figlio all’intenzione di redimere queste mie figlie.”

 

Sicuramente questo interessamento per le vittime della prostituzione non era casuale, come non era casuale l’incontro con tante persone che soffrivano di mali di origine malefica: dinanzi alla manifestazione del sacro riemergevano le categorie tipiche dei racconti evangelici, quell’umanità sofferente e travagliata che caratterizzava le folle al seguito di Gesù.

Per noi questa era un’indicazione preziosa, un segno tangibile dell’autenticità di Colei si manifestava a Giulio Ancona nelle cosiddette “apparizioni di Mazzo”.

Da principio queste proposte ci crearono qualche imbarazzo: come adempiere queste richieste della Vergine? Come avrebbero reagito queste donne? E, soprattutto, come avrebbero reagito i loro “protettori”?!  Poi, dopo le prime uscite, ci rendemmo conto che queste perplessità erano del tutto fuori luogo. Le ragazze sulle strade non erano per nulla infastidite dai nostri volontari che, con molto tatto, si fermavano a dialogare con loro, anzi, si mostravano incuriosite dal messaggio di Maria che, tradotto in varie lingue, davamo loro. Spesso grandi occhi tristi si riempivano di lacrime e una profonda commozione si percepiva nell’ascoltare le loro storie. Una sera una ragazza rumena che si prostituiva nella zona di Cusago mi confidò che la nostra visita era stata la cosa più bella che le era capitata dal suo arrivo in Italia.

All’inizio davamo loro solo il messaggio di Maria, poi anche una copia di un libro in rumeno con storie di prostitute divenute discepole di Cristo, una copia del Vangelo di Luca e la preghiera del rosario tradotta in rumeno per le ragazze dell’est, in inglese per le nigeriane e in portoghese per i trans della zona di Figino.

Tra quest’ultimi, un giorno ne incontrammo uno messo così male ma così male che la sola idea che qualcuno potesse pagarlo per andarci insieme sembrava impossibile! Eppure intrattenendoci a parlare con quest’uomo, di origine brasiliana e di nome Fatima, scoprimmo una persona di una sensibilità e di una profondità straordinarie. Trasmetteva sensazioni forti, un misto di dolore e di tenerezza profonda che toccava il cuore. Per noi fu un’esperienza importante: capimmo tutta la superficialità e la stupidità del giudicare senza conoscere, basandosi solo sull’apparenza del mestiere infamante. L’ipocrisia del pensare di essere meglio di loro solo perché non vendiamo il nostro corpo a 30, 50 o 100 euro a cliente. Fingiamo di non sapere che nei vari aspetti della vita, nelle professioni, nell’economia, nella finanza, nella politica, nelle carriere di ogni genere, incluse quelle ecclesiali, ci sono molti modi di prostituirsi, scendendo a compromesso col male e vendendo la propria dignità per ambizione di lucro o di potere, per quieto vivere o timore degli uomini.

Allora ci ricordammo delle parole di Gesù che non solo non giudicava dalle apparenze ma amava rapportarsi proprio con queste persone malfamate e si compiaceva di condividere con loro la mensa, con grande scandalo di scribi e farisei, fiero del titolo di “amico dei peccatori e delle prostitute” che gli avevano affibbiato.

Fino alla crocifissione tra due ladroni, fu sempre prossimo di questi “peccatori pubblici”. Al culmine della sua missione, dopo l’ingresso messianico in Gerusalemme, anticipando il giudizio sulle autorità del Tempio disse: “I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio!” (Mt 21,31). Dall’inizio alla fine, tutta la sua vita fu un condividere le sofferenze e i drammi di queste persone emarginate e disprezzate manifestando loro grande tenerezza e comprensione.

Ecco allora, anche per noi, il significato profondo di questo messaggio di Maria:

se veramente credete che sono apparsa in mezzo a voi, imparate a fare come ha fatto mio Figlio, dedicando tempo e amore a queste persone calpestate nella loro dignità dagli uomini ma tanto preziose al cuore di Dio.

E’ ciò che vogliamo fare con gli incontri con queste ragazze sulle strade e con le visite alle famiglie con gravi difficoltà di salute o di relazione tra i coniugi o con i figli, secondo le indicazioni di Maria che esorta a prenderci cura di queste situazioni con il metodo delle Veglie di preghiera fino alla mezzanotte, per tenere viva l’attesa dello Sposo. Mentre ci prepariamo al prossimo 2 settembre, riflettendo su questi incontri, eleviamo il nostro spirito all’adorazione di Dio per tutte le grazie che vediamo all’opera in queste Veglie di preghiera e di ascolto della sua Parola… alla scuola di Maria.

  Un saluto a tutti.                                         Angelo Ansalone

 

    Lainate, 22 agosto 2015

Memoria della Beata Vergine Regina