I cookie ci aiutano ad offrirti un servizio migliore. Accedendo a questo sito, accetti il fatto che potremmo memorizzare e accedere ai cookie sul tuo dispositivo.

Aprile

Lettera di aprile 2015             

 

RINASCERE ATTRAVERSO UNA VERA CONVERSIONE DEL CUORE

 

Messaggio del 20 maggio 2006

 

 

“Io sono la Sposa e Madre della Famiglia,

Satana tenta di demolire la volontà di reazione delle persone alla sua folle pazzia distruttrice. Correte ai ripari, salvate le vostre famiglie!

Io sono venuta in mezzo a voi per aiutarvi a rinnovare quei mezzi atti a frenare e sconfiggere tutte le macchinazioni del demonio.

Nutritevi della santa Eucaristia, credete fermamente alla presenza di mio Figlio nel Pane e nel Vino; ritornate al Sacramento della Riconciliazione con uno spirito nuovo, spirito di pentimento ma anche di rinascita attraverso una vera conversione del cuore.

Voi giovani date valore al grande dono di vivere nel rispetto reale e santo della vostra castità. Essa è un’espressione di Dio che Satana vuol fare apparire, come tutte le leggi di Dio, una restrizione.

Convertitevi e pregate. Tempi difficili attendono l’umanità. La recita del santo Rosario è un’arma potente e sicura perché possiate ottenere da mio Figlio Gesù quelle grazie di cui avete bisogno. Queste grazie vi sono elargite per mezzo di quei misteri che mio Figlio ha adempiuto.

Consacratevi al mio Cuore Immacolato, consacrate le vostre famiglie, consacrate le famiglie in difficoltà. Voi giovani consacrate il desiderio di vivere nella castità. Voi sposi consacrate e rinnovate i vostri voti matrimoniali basati su fedeltà, rispetto e amore. Consacrate le vostre parrocchie al mio Cuore Immacolato.

Venite in questo luogo il 2 di ogni mese, venite con fede ed io sarò la vostra fonte, sanerò le vostre famiglie, sanerò voi giovani dalle incertezze.

Pregate per il Santo Padre e per la Chiesa terrena di mio Figlio. Vi insegnerò il grande valore della preghiera ed il suo potere risanante. Insegnate il santo Rosario a chi non ne conosce la grandezza di intercessione. Testimoniate apertamente il valore del sacrificio di Gesù, non vi vergognate di farvi conoscere come seguaci di Cristo vero Re, unico mezzo di redenzione.

Io sarò al vostro fianco e vi spingerò sempre più verso di Lui, verrò nelle vostre case e porrò la Croce di mio Figlio come mezzo di redenzione.

Là dove la santa Eucaristia sarà al centro della famiglia e là dove il santo Rosario sarà recitato, starò sulla soglia delle vostre case e Satana non entrerà.

Invece aprite le vostre case a tanti miei figli bisognosi.

Donate al mondo il vostro amore, donate il vostro amore a tanti miei figli emarginati e dimenticati, date loro onore e dignità.

Pregate, pregate, pregate!”

 

*****



In questo messaggio la Santa Vergine insiste molto sull’importanza di consacrare a Dio tutto se stessi: il proprio corpo, il proprio matrimonio, la propria famiglia, la propria comunità e parrocchia, ecc,.

Ma cosa significa consacrare a Dio tutto se stessi? Recentemente Giulio ci ha dato la seguente spiegazione a lui trasmessa: consacrarsi a Dio significa sviluppare la capacità di “respirare come Dio!”.

Noi uomini “inspiriamo” ossigeno ed “espiriamo” anidride carbonica, ossia aria contaminata dal nostro organismo. Dio al contrario, “inspira” l’aria contaminata dal male che c’è nel mondo a causa del peccato ed “espira” lo Spirito della Vita con cui vivifica l’intero universo. Essere consacrati è quindi sintonizzarsi sul respiro di Dio, sui suoi “polmoni”, che, senza lasciarsi avvelenare dal male del mondo, lo sanno assorbire trasformandolo in bene.

In questo modo viene resa attiva la nostra consacrazione battesimale in tutti i suoi aspetti: quelli della vita privata (vedi il riferimento al valore della castità) e quelli della vita pubblica.  

Con questo forte richiamo Maria ci fa comprendere come la vera conversione del cuore la si testimonia con la coerenza della vita in tutti i suoi ambiti, a partire da quelli più privati ed intimi!

Questa necessità di consacrare, cioè di vivere in maniera “dedicata a Dio”, tutti gli aspetti della vita, è tanto più importante dal momento che, come dice Maria, “Satana cerca di demolire la volontà di reazione delle persone alla sua folle pazzia distruttrice”.

Il demonio, infatti, ha la capacità di paralizzare la nostra capacità di reazione e di resistenza al male, come anche di smorzare il nostro spirito d’iniziativa al bene, facendoci ripiegare in quel “torpore del sonno spirituale”  di cui spesso parla Maria.

E’ così che nel corso della storia si assiste ai più grandi genocidi e crimini contro l’umanità nell’indifferenza generale!

A questo scopo nefasto servono la concentrazione esasperata del potere economico e militare, la manipolazione delle coscienze mediante la falsificazione dell’informazione di massa, e la corruzione a tutti i livelli della vita sociale, economica e politica. Occorre quindi operare per un risveglio delle coscienze che renda i credenti in Dio veri operatori di pace in un mondo dominato dagli idoli del potere, del profitto e del successo.  

In questo messaggio Maria chiarisce anche un altro aspetto importante della preghiera del Rosario che spesso ci sfugge:

La recita del santo Rosario è un’arma potente e sicura perché possiate ottenere da mio Figlio Gesù quelle grazie di cui avete bisogno. Queste grazie vi sono elargite per mezzo di quei misteri che mio Figlio ha adempiuto.”

L’efficacia della preghiera del Rosario deriva, dunque, dal fatto che essa permette il contatto con le grazie spirituali che scaturiscono dai misteri della vita di Cristo, cioè  dagli eventi vissuti da Gesù per la nostra salvezza.

Per questo Maria insiste tanto su questa forma di preghiera che, sul modello dell’Anno liturgico, di cui è una sintesi contemplativa, è veramente una fonte di grazie spirituali per tutti coloro che la praticano:

“La recita del santo Rosario è concessa a tutti e in essa tutti possono trovare conforto e tutti possono ricevere una risposta dal nostro Padre misericordioso. […] Siate promotori del santo Rosario, parlatene con tutti, fatene capire il grande valore perché in esso sono racchiusi tutti gli avvenimenti relativi al  piano di salvezza di Dio.” (Messaggio per le famiglie del 13.07.2005)

 

L’insistenza sul termine “tutti”, “concessa a tutti”, “tutti possono trovare”, è un chiaro riferimento a quanti sono impediti a ricevere la grazia salvifica di Cristo attraverso i normali canali che sono i sacramenti della Chiesa (per via di eventuali condizioni di irregolarità matrimoniale o altro, ad esempio la mancanza di sacerdoti in varie parti del mondo, ecc.).

Dunque la recita del santo Rosario è un grande dono di Dio che nella sua misericordia offre veramente a tutti, nessuno escluso, la sua grazia di salvezza.

Il messaggio termina con la bella immagine di Maria che sta sulla soglia delle case di ogni famiglia per impedire a Satana di entrarvi e con l’esortazione a dare amore, onore e dignità a tanti figli di Dio emarginati e dimenticati.

 

Ma come tutto ciò può trovare applicazione nella nostra vita quotidiana?

Innanzitutto dando valore ad ogni gesto e ad ogni espressione della nostra giornata, a cominciare da quelli più semplici e apparentemente insignificanti, consapevoli che, in quanto consacrati a Dio, ogni aspetto della nostra vita personale, familiare o sociale è in qualche modo reso “sacro".  

Non soltanto i momenti di preghiera formale o di celebrazione liturgica, ma anche ogni singolo gesto di vita quotidiana, compiuto in armonia col nostro essere consacrati, è un “atto di culto a Dio” che traspira una profonda spiritualità se fatto con amore.

In secondo luogo impegnandoci a dare spazio, mediante la pratica del Rosario, alla contemplazione dei misteri della vita di Cristo dai quali dipende la salvezza nostra e del mondo intero, per attingere quel respiro di Dio e quelle energie spirituali di cui abbiamo bisogno per avanzare nel nostro cammino di conversione e di servizio ai fratelli.

Inoltre, e con maggior forza in questo tempo di Pasqua, non trascuriamo le varie forme di impegno umanitario a sostegno di quanti portano croci molto pesanti ed hanno bisogno di aiuto perché non ce la fanno più.

Se non lo abbiamo ancora fatto, stabiliamo quale forma di impegno umanitario vogliamo assumere e a quali persone bisognose o sofferenti vogliamo dare servizio e cominciamo a dedicare loro un po’ del nostro tempo.

E’ questo un modo semplice e pratico per verificare quanto  abbiamo capito del messaggio pasquale di Cristo: “fate questo in memoria di me!”  
Con la preghiera e col nostro impegno umanitario, imploriamo presso il Trono di Dio a favore di quanti, cristiani o musulmani, sono perseguitati in Medioriente o in Africa a causa della loro fede o del rifiuto di sostenere le violenze dei gruppi fondamentalisti. E’ dalla nostra disponibilità a farci carico delle pene di quanti sono nella persecuzione e nella sofferenza che dipende la verità e la credibilità della nostra consacrazione a Dio, del nostro “respirare coi polmoni di Dio” il Soffio del suo Spirito di Risurrezione e di Vita.

   

      Un saluto a tutti                                             Angelo Ansalone

 

Lainate, 16 aprile 2015