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Aprile 2017

DARÒ PACE ALLA VOSTRA NAZIONE - Messaggio per una famiglia della Repubblica Democratica del Congo

29 settembre 2012, festa dei santi Arcangeli

Cari figli,
lo Spirito di Dio vi guidi a ciò cui Dio vi chiama. Io vi darò la mano e vi guiderò e proteggerò il vostro essere da ogni contaminazione che viene dal Nemico di Dio, ma dovete portare davanti a voi la croce di mio Figlio: essa aprirà la strada e darà nutrimento al vostro progetto d’amore.
Vi chiedo di costruire una chiesa a me dedicata: io sono la Sposa della Famiglia e darò aiuto ad ogni famiglia che a me si rivolge.
Dovete dedicarla a me nel mese a me dedicato e allora tutto si colorerà d’amore e molte grazie scenderanno su quella nazione amata dal mio cuore. Ma pregate tanto: Satana non tollera tutto questo […]. Io vi benedico e benedirò la mia rappresentazione di Sposa che darà pace alla vostra nazione. Vi benedico, unita al mio amato Figlio.

 


 

Questo messaggio è la risposta che la Santa Vergine diede ai nostri amici Patricia ed Eleuterio di Bulciago, circa il loro progetto di rientrare in Congo per avviare, nella città di Bukavu, la costruzione di una falegnameria per scopi umanitari. Il testo fu comunicato a Giulio nell’autunno del 2012, in risposta alle preghiere di Patricia ed Eleuterio che, da circa un anno, chiedevano a Dio una conferma sull’opportunità di questo progetto.
L’invito della Vergine era chiaro: trasformare questo progetto familiare in un’iniziativa di carattere missionario, a servizio del Vangelo e delle rivelazioni della “Sposa della Famiglia”.
Veniva anche richiesta la costruzione di una chiesetta a lei dedicata. A tal fine, dopo una serie incredibile di difficoltà, riuscimmo a far giungere a Bukavu il quadro della Sposa della Famiglia che gli amici del Congo avevano portato in processione il 2 ottobre 2012.
In quei mesi, la città di Bukavu, situata nel sud della regione mineraria del Kivu, rischiava di cadere nelle mani dei ribelli del Movimento 23 Marzo (M23) che avevano già occupato la città di Goma e stavano procedendo verso sud. Patricia, che in quei giorni era già a Bukavu per avviare i lavori in vista della falegnameria, chiedeva consiglio sui passi da fare in questa situazione che rischiava di precipitare da un momento all’altro.
La risposta della Vergine fu che l’esposizione della sua “rappresentazione di Sposa”, unita alla preghiera, avrebbe fermato l’avanzata degli insorti! Per capire il senso di quest’affermazione, occorre tenere presente tre cose:

  1. nel messaggio del 24 maggio 2008, la Vergine, aveva affermato la sua volontà di “imprimere la sua presenza nel quadro della Sposa della Famiglia“. Per cui, questo quadro, non è più una semplice immagine religiosa come tante altre, ma un “segno efficace” dell’attuale manifestazione di Maria, come “Sposa della Famiglia” nella Chiesa di Cristo. Il segno di un avvenimento storico carico di significato e di forza spirituale.
  2. In varie occasioni (come le persecuzioni dei cristiani nel nord della Nigeria per mano dei terroristi di Boko Haram), Maria ha affermato che all’origine di certe violenze c’è la presenza del demonio che si accanisce contro la Chiesa-Sposa di Cristo. Ciò non esclude le “cause umane” dei conflitti quali il commercio internazionale delle armi, le politiche di potenza degli stati, la volontà di impossessarsi delle risorse minerarie e petrolifere dei vari territori, eccetera. Secondo Maria, però, dietro tutto ciò vi è un “disegno spirituale” più profondo: il “piano distruttivo” del demonio nei confronti dell’umanità in generale e della Chiesa di Cristo in particolare!
  3. La Vergine santa, “modello personificato” della Chiesa-Sposa, afferma che “quest’immagine (di Sposa) terrorizza il demonio!” Evidentemente, il diavolo, percepisce molto meglio di noi la forza spirituale di certi avvenimenti, come le attuali manifestazioni di Maria “Sposa della Famiglia”, e ne è spaventato!

Per tutte queste ragioni, secondo Maria, l’arrivo del quadro a Bukavu e la sua esposizione nella direzione della minaccia, uniti alla preghiera, avrebbero messo in fuga il demonio che aizzava la guerra nella regione.
Difatto, le cose andarono proprio così: dopo una lunga serie di trattative inconcludenti e un’insurrezione che, in sette mesi di scontri, aveva provocato la fuga di cinquecentomila persone, nelle ore seguenti l’esposizione del quadro a Bukavu, i ribelli dell’M23, decisero di abbandonare le città occupate di Goma e di Sake e d’interrompere l’avanzata verso sud, senza porre alcuna condizione per il loro ritiro! Tutto ciò è testimoniato sia dagli organi d’informazione dell’epoca, che dal racconto di Patricia che era sul posto e, con coraggio, seguì le indicazioni della Vergine. Purtroppo, negli anni seguenti, questo grande progetto spirituale per il Congo, si è arenato consentendo alle “forze di distruzione” di recuperare il terreno che avevano perduto, come dolorosamente assistiamo dalla cronaca degli ultimi fatti di sangue in quella nazione.

Profughi in fuga nella regione del Kivu - autunno 2012

Questo episodio, avvenuto cinque anni fa in Congo, ci aiuta a capire cosa potrebbe innescare, in termini di pace, la realizzazione della Consacrazione delle terre e nazioni del Medioriente richiesta da Maria! Ieri sera, nell’incontro pubblico a Mazzo sulle origini del cammino con Maria Sposa della Famiglia, a partire dall’esperienza di Giulio, abbiamo rivissuto le forti emozioni dell’atto di Consacrazione del Medioriente celebrato nella basilica del Getsemani domenica 3 aprile 2016. È stato un richiamo importante in vista del cammino dei “Quaranta Giorni per la Pace” del mese di giugno-luglio. Tutto ciò è in profonda sintonia con le iniziative di pace di papa Francesco, come testimoniato anche dal recente viaggio in Egitto. Le sue parole e, soprattutto, i suoi gesti, i suoi atteggiamenti e la sua umanità, mostrano concretamente cosa vuol dire essere “Pellegrini di Pace”.
Nel nostro piccolo sforziamoci di imitarlo e di manifestare concretamente tutto il nostro appoggio alle sue iniziative a favore della pace, dell’ecumenismo, della pastorale delle cosiddette “famiglie irregolari” e, più in generale, alla complessiva opera di rinnovamento spirituale della Chiesa che, con coraggio e determinazione, sta portando avanti.
È sorprendente vedere quanta ostilità stia venendo a galla, da alcuni settori della Chiesa, verso la persona di papa Francesco, a causa di queste iniziative! Per alcuni non è stato eletto regolarmente, per cui non è un autentico Papa. Per altri, che si ritengono dei gran sapienti, è un ignorante in teologia che parla di sproposito. Per altri ancora, un affiliato alla massoneria che sta distruggendo la Chiesa dall’interno e, infine, per altri più decisi, è direttamente la manifestazione dell’anticristo che doveva venire nel mondo! Si sta velocemente realizzando quanto preannunciato dalla Vergine nel caso di mancata attuazione della Consacrazione del Medioriente richiesta da Dio: divisioni all’interno della Chiesa sempre più gravi e persecuzioni dall’esterno sempre più violente.
I membri dell’Associazione Sposa di Sion, invece, sanno molto bene quanto l’opera di rinnovamento della Chiesa promossa da papa Francesco sia condivisa e tenacemente appoggiata dalla Santa Vergine per il bene della stessa Chiesa, e di tutti i suoi figli, a qualunque tradizione, lingua, popolo e nazione appartengano. È tempo di dirlo apertamente.

Un caro saluto a tutti!

p. Associazione Sposa di Sion
il presidente
Angelo Ansalone