I cookie ci aiutano ad offrirti un servizio migliore. Accedendo a questo sito, accetti il fatto che potremmo memorizzare e accedere ai cookie sul tuo dispositivo.

Maggio

Associazione Sposa di Sion                       Lettera di Maggio 2016

IL DIPINTO DELLA SPOSA

Messaggio per l’Associazione Sposa di Sion

24 Maggio 2008

 

Cari figli,

sono venuta per lasciare di me un’impronta duratura.

Più volte ho affermato che sono venuta in questo luogo come “Sposa della famiglia”, per concedere grazie a tante famiglie che in quest’epoca si volgeranno a me invocandomi come “Sposa della famiglia”.

Distribuirò tante grazie e ho desiderato lasciarvi un’impronta di me in quel luogo dove Dio ha voluto che scendessi per porgervi una mano.

Ho voluto dare a voi un segno di tale passaggio, imprimendo la mia presenza in quella raffigurazione vista con sospetto da alcuni di voi, ma che esprime tutta la realtà presente e futura della Chiesa di mio Figlio Gesù. Essa esprime una realtà che presto si manifesterà con tutto il suo vigore per dare maggior forza alla Sposa di mio Figlio.

 

********

 

Cari Soci e “amici della Sposa”,

mentre il nostro 10° anno di cammino sta per compiersi, obbedendo alla richiesta della Santa Vergine, proseguiamo nella rilettura dei messaggi ricevuti dall’inizio di quest’esperienza fino ad oggi.

Quest’ultimo messaggio, ricevuto da Giulio nel corso di un’apparizione di Maria avvenuta all’alba del 24 maggio 2008 nella sua casa di Saronno, parla del significato spirituale del quadro di “Maria Sposa della famiglia”, dipinto da Dario Redaelli, responsabile del gruppo di Valle Guidino.

La Vergine afferma che questo dipinto “esprime tutta la realtà presente e futura della Chiesa di Gesù” e, con esso, Maria ha voluto lasciare un segno del suo passaggio a Mazzo di Rho “imprimendo la sua presenza in questa raffigurazione” realizzata nel contesto di una famiglia che pregava intorno al fuoco del caminetto mentre Dario stendeva i colori sulla tela.

Ma cosa significa che questo dipinto “esprime tutta la realtà presente e futura della Chiesa di Gesù” se non che l’identità profonda della Chiesa di Cristo è il suo essere “Sposa amata del Signore”? Certo una Sposa che, nel corso della storia, non è sempre stata così fedele e splendida a vedersi ma, non di meno, è sempre la sua Sposa amata e desiderata!

Non a caso la divina Rivelazione si conclude proprio con l’immagine dello Spirito e della Sposa dell’Agnello che dicono “Vieni!” allo Sposo, il Signore Gesù,  dopo il suo trionfo di Re dei re e Signore dei signori, sulle Potenze ostili a Dio che vogliono distruggere la terra (Apocalisse capitoli 19-22).

Nonostante i tanti scandali che abbruttiscono e sfigurano il volto della Chiesa, compromettendo la credibilità e la forza della sua testimonianza del Vangelo, dobbiamo imparare a contemplarla con lo stesso sguardo pieno d’amore di Gesù che la fondò e costituì come “Sacramento universale di salvezza”, secondo la bella espressione del Concilio Vaticano II. Anche in questo mese di Maggio abbiamo vissuto momenti spirituali ricchi di significato e carichi di intense emozioni.

Mi riferisco in particolare alla Veglia di preghiera per la pace in Medioriente dello scorso 13 Maggio nel Santuario di Guanzate, in occasione del 99° anniversario della prima apparizione della Vergine a Fatima.

Anche questa veglia è stata un’occasione per sottolineare il profondo legame tra le apparizioni di Maria del 1917 in Portogallo  e quanto accaduto da 10 anni a questa parte a Mazzo di Rho. Questo legame fu indicato dalla stessa Vergine nel messaggio del 3 Settembre 2008 in cui spiegò perché all’inizio di queste apparizioni come “Sposa della famiglia” si fosse manifestata nelle vesti di Fatima, e nel contesto della Settimana Mariana con la presenza di una delle statue pellegrine di Fatima, ossia per “adempiere alcune profezie menzionate a Fatima e non ancora realizzate”.

Di tutto ciò è stato recentemente informato anche il Rettore del Santuario di Fatima, interessato ad approfondire la cosa.

In riferimento all’attuale richiesta di Consacrazione del Medioriente, lei ha pure messo in guardia di “non ripetere l’errore che fu fatto a [seguito di] Fatima” quando non venne attuata la Consacrazione della Russia nei tempi e nei modi richiesti. Ecco perché durante questa veglia di preghiera Maria ha trasmesso a Giulio il seguente messaggio:

 

"Cari figli, vi chiedo di essere con me "operatori di pace", solo le parole di mio Figlio, il digiuno e la preghiera possono fermare la guerra. 

Ora vi chiedo: unitevi a me nella supplica al nostro Padre misericordioso affinché faccia scendere sul mondo la pace.

Dal 10 al 17 Luglio dedicatevi alla preghiera, al digiuno e a diffondere in tutto il mondo la mia immagine e l'Atto di Consacrazione del Medioriente.

Raccogliete intorno a voi chi vuole partecipare a quest'opera, è l'unico mezzo per evitare la rovina del mondo."

 

Nel corso di questa apparizione Maria ha anche mostrato a Giulio la seguente immagine: Lei, in veste di Sposa, mentre innalza il testo della Sacra Scrittura, radioso di luce, sullo sfondo di carri armati e altri strumenti di guerra spezzati e abbandonati.

La forza spirituale di questa immagine, che unisce insieme diverse profezie bibliche (vd. Is 2,4; Os 2,20-22; Zc 9,9-10), al dire di Maria, “terrorizza il demonio!” Potrebbe sembrare eccessiva questa espressione ma non dimentichiamo che il messaggio sopra commentato dice che nella raffigurazione della “Sposa della famiglia” Maria ha “impresso la sua presenza!” Quindi non si tratta più di una semplice immagine religiosa ma dell’espressione di una “presenza” e di un “avvenimento” spirituale in atto.

E della forza spirituale di questa immagine abbiamo già fatto esperienza alcuni anni fa, con Patricia Mulimbi, in occasione della guerra nella provincia mineraria del Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo.  

Il significato dell’immagine è chiaro: è possibile fermare l’imminente, nuova Guerra Mondiale (già incominciata in alcune nazioni) con la fede nella forza della Parola di Cristo e attuando il “piano di pace per il Medioriente” promosso da Maria.  I prossimi passi di questo “piano di pace” comportano:

1°) che si organizzi una Veglia di preghiera per la pace in Medioriente della durata di 7 giorni, dal 10 al 17 Luglio prossimo, giorni che corrispondono alla "Settimana Mariana" del Luglio 2005, in cui Lei si manifestò per la prima volta a Mazzo di Rho col titolo di “Sposa della famiglia”.

2°) Che in questi 7 giorni di preghiera non-stop l’immagine suddetta venga “diffusa nei 5 continenti”, unitamente  alla Preghiera di Consacrazione dei Figli di Abramo e delle Terre e Nazioni mediorientali  solennemente letta dal Vescovo W. Shomali domenica 3 Aprile nella Basilica del Getsemani.

Per attuare queste richieste di Maria, chiediamo a tutti gli associati e amici sostenitori di attivarsi immediatamente per informare parrocchie, gruppi di preghiera, Istituti religiosi e Associazioni che operano per la pace nel mondo, invitandoli a partecipare a questa “Settimana di preghiera e di iniziative per la pace in Medioriente” chiesta da Maria e sostenuta autorevolmente dal “Patrocinio spirituale” del Patriarcato Latino di Gerusalemme.

Il titolo di questa settimana potrebbe essere:

“Con Maria, la madre di Gesù, cerca la pace e inseguila!” (Sal 34,15)

Infatti, nel suo appello dello scorso 13 Maggio, Maria ci invita ad “essere con Lei operatori di pace”, in quanto “solo le parole di Gesù, il digiuno e la preghiera possono fermare la guerra!”

Come disse qualche anno fa Mons. Elias Chacour, Arcivescovo melchita emerito di Akko-Haifa-Nazaret:

“Non abbiamo bisogno di “contemplatori della pace”. I contemplatori stanno seduti e pensano, niente di più. Noi abbiamo bisogno di “operatori di pace”.

Gli operatori di pace si danno da fare e agiscono!"

 

Un saluto di pace a tutti!                                            Angelo Ansalone