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Giugno

Associazione Sposa di Sion                        Lettera di Giugno 2016

NON RIFATE L’ERRORE

Messaggio per i preti

3  settembre 2008

 

Giulio: questo pomeriggio alle ore 15.00 nella Chiesa di Mazzo, precisamente nella cappellina dedicata alla Madonna di Fatima, durante il santo Rosario che ogni mercoledì recitiamo come Associazione Sposa di Sion, al terzo mistero, Maria  si è presentata così come era apparsa la prima volta (nelle vesti di Fatima), ripetendomi le stesse parole:

 

        “Va’ dai preti e riferisci loro quanto io ti dico.”

 

Giulio: poi mi ha spiegato quanto segue:

 

        “Devi ricordare loro quanto io dissi la notte tra il 5 e il 6 Aprile 2006:

Consacrate al mio Cuore Immacolato le Nazioni eredi della promessa di Abramo: là dove sorgono i tre grandi fiumi, là dove si dividono e dove si riuniscono, non questa generazione, non nella prossima, ma a metà della terza generazione saranno consacrate al mio Cuore Immacolato, ma tutto ciò accadrà dopo che tanti figli di Dio avranno versato il proprio sangue.”

 

Giulio: quindi ha ribadito l’importanza di fare una Consacrazione pubblica di tali Nazioni, e ha aggiunto:

 

        “Non fate l’errore che fu fatto quando io mi manifestai a Fatima e chiesi la Consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato.”

 

Giulio: nello stesso messaggio del 5-6 Aprile 2006, ricordava quanto segue:

 

        “Ma ora sull’umanità incombe un grande castigo che Dio porterà proprio per impedire a Satana di realizzare i suoi propositi. L’umanità deve riconoscere che senza Dio è morte sicura. Aiutate e convertite il cuore di tante persone, tale azione fermerà il braccio di Dio.”

 

Giulio: la Consacrazione di queste popolazioni, secondo la Vergine, eviterebbe tali conseguenze. In seguito, Maria, ha citato un’altra parte del medesimo messaggio:   

        

         “Pregate, pregate, pregate per la pace nel mondo ... ma se l’umanità resterà indifferente a tutti i mezzi che Dio sta dando per la salvezza del mondo, allora nulla si potrà fare e il braccio di Dio colpirà pesantemente. Quando il cielo si tingerà di rosso ed ogni cosa sulla terra si colorerà, sappiate che il castigo di Dio è vicino”.

 

Giulio: poi ha spiegato perché all’inizio si è manifestata nelle vesti della Madonna di Fatima e perché ora lo ha fatto di nuovo: è tornata per adempiere alcune profezie menzionate a Fatima, richiamando la seguente parte del suddetto messaggio:

        

        “Fermate la mano che per la seconda volta colpirà il Santo Padre, se non sarà fermata la mano assassina il mio Cuore sarà squarciato .... pregate perché anche questa volta ciò non accada perché sarebbe una vittoria per Satana e il suo esercito.

 

Giulio: ha poi ribadito la necessità di intensificare la preghiera per il Santo Padre e per la Chiesa e, infine, ha dato spiegazione di un altro punto indicato in quel messaggio:

        

         “Molti segni in futuro accompagneranno questo luogo, ma ora desidero la conversione dei vostri cuori.”

 

Giulio: lei promette che darà un segno visibile a tutti e alla mia domanda su quando questo avverrà, ha risposto:  

       

         “In tutti i luoghi ove Dio mi ha mandato la natura esultava per la mia presenza sulla terra e partecipava con gioia alla luce che Dio mandava sulla terra. Questa luce oltre a toccare il cuore delle persone, toccava anche il loro corpo e tanti sono usciti dalla loro sofferenza fisica e spirituale.

Ma ciò è servito a far si che l’umanità si convertisse? Tutt’altro.

Anche in questo luogo (Mazzo) dove sono venuta per soccorrere le famiglie, tante persone rallegrano il Cuore di mio Figlio e molti, oltre che nell’anima, guariscono anche nel corpo: questi segni, però, devono essere intesi come un riflesso del cambiamento interiore che porta alla conversione, e non come una manifestazione esteriore che, se non accolta con fede profonda, serve solo a rendere superficiale la mia presenza.

State certi: darò un grande segno visibile a tutti, a conferma di tutto ciò, però non quando volete voi ma quando lo autorizza Dio, affinché dinanzi a questi segni, possiate inginocchiarvi alla grandezza di Dio e riconoscere che voi uomini siete assetati della sua grazia, e che solo il Sangue di mio Figlio può dissetarvi. E’ per mezzo di questa fede nel suo sacrificio, che potete continuare a ricevere lo Spirito Santo, così abbondante nella Chiesa di mio Figlio.”

 

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              Cari Soci e “amici della Sposa”,

mentre il 10° anno di cammino con Maria “Sposa della famiglia” sta per compiersi, obbedendo alla richiesta della Santa Vergine, proseguiamo nella rilettura dei messaggi ricevuti dall’inizio di quest’esperienza fino ad oggi.

Quest’ultimo messaggio, in sei punti precisi, ci prepara alla Settimana di preghiera per la pace in Medioriente del mese di Luglio.

Il primo punto è l’immagine biblica dei Tre grandi Fiumi che rappresentano la numerosa discendenza di Abramo: figli d’Israele, cristianità e figli d’Ismaele, questi ultimi, convertiti in massa all’islam a partire dalla seconda metà del VII° secolo dopo Cristo.

Essi si sono divisi e violentemente scontrati nel corso della storia ma, non di meno, sono chiamati a un cammino di unità basato sul riconoscimento della loro comune origine e missione: riconoscere e testimoniare Gesù Cristo come il Seme di pace e benedizione universale promesso ad Abramo!

Questi popoli e nazioni: “non in questa generazione, non nella prossima ma a metà della terza generazione, saranno consacrati al Cuore Immacolato di Maria”, cioè a Cristo!

Qui non si intende una semplice Preghiera di Consacrazione di questi popoli e nazioni, ma un vero e proprio riconoscimento ed innesto della vita e del cammino del popolo ebraico e di quello musulmano in Gesù Cristo.

Secondo punto: tutto ciò non avverrà a basso prezzo, ma “solo dopo che tanti figli di Dio avranno versato il proprio sangue”: è il sangue di tanti martiri, appartenenti alle tre comunità, che riconoscono e testimoniano Gesù Cristo unico Salvatore del mondo; è anche il sangue di tanti uomini e donne di pace che si oppongono alla logica della violenza di “guerre sante”, combattute in  nome di Dio, ma che di “santo” non hanno proprio nulla!

Terzo punto: è l’esortazione a “non ripetere l’errore che fu fatto quando la Vergine si manifestò a Fatima per chiedere la Consacrazione della Russia” che, come sappiamo, non venne fatta nei modi e nei tempi indicati dalla Vergine.

La fecero però i Vescovi del Portogallo, nazione che, di fatto, evitò il disastro della Seconda Guerra mondiale!

Quarto punto: è l’avvertimento “Se l’umanità resterà indifferente a tutti i mezzi che Dio sta dando per la salvezza del mondo, allora nulla si potrà fare e il braccio di Dio colpirà pesantemente. Quando il cielo si tingerà di rosso ed ogni cosa sulla terra si colorerà, sappiate che il castigo di Dio è vicino”.

Come è stato ben spiegato recentemente, questo “castigo di Dio” va inteso nel senso che Dio “lascerà l’uomo in balia di se stesso e della sua cattiveria: non c’è peggior castigo di quello che noi uomini spesso siamo così bravi ad infliggerci, da soli.” Infatti: Dio non vuole questo” è frase che ritorna spesso in questi messaggi ed esprime con assoluta chiarezza, contro ogni forma di “fatalismo e catastrofismo apocalittico” il proposito di vita e di pace di Dio per tutta l’umanità.

Quinto punto: l’importanza della preghiera a protezione e sostegno del Santo Padre… purtroppo sempre più spesso contestato non solo dall’esterno ma anche dall’interno della stessa Chiesa cattolica.

Sesto punto:  la promessa da parte di Maria di “un grande segno visibile a tutti” a Mazzo di Rho, però solo dopo aver spiegato che i segni esteriori hanno significato e valore solo se intesi come “riflesso di un cambiamento interiore che porta alla conversione”, altrimenti rischiano di rendere superficiale  anche esperienze soprannaturali così ricche e utili per il cammino della Chiesa come queste.  

 

Cari amici, richiamando l’importanza di continuare a diffondere l’invito a pregare per la pace in Medioriente nella Settimana dal 10 al 17 Luglio prossimo, concludo riprendendo il messaggio di Maria dello scorso Venerdì 13 Maggio, presso il Santuario di Guanzate, nel 99° anniversario dell’inizio delle apparizioni in Portogallo:

 

"Cari figli, vi chiedo di essere con me "operatori di pace", solo le parole di mio Figlio, il digiuno e la preghiera possono fermare la guerra! 

Ora vi chiedo: unitevi a me nella supplica al nostro Padre misericordioso affinché faccia scendere sul mondo la pace.

Dal 10 al 17 Luglio dedicatevi alla preghiera, al digiuno e a diffondere in tutto il mondo la mia immagine e l'Atto di Consacrazione del Medioriente.

Raccogliete intorno a voi chi vuole partecipare a quest'opera, è l'unico mezzo per evitare la rovina del mondo."

 

       Un saluto di pace a tutti!                           p. Associazione Sposa di Sion

                                                                                     il Presidente

                                                                                  Angelo Ansalone