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Agosto 2018

L’AMORE È PIÙ POTENTE DELLA BOMBA ATOMICA - Messaggio nella Settimana di preghiera per la pace in Medio Oriente

Parrocchia San Bernardo di Lainate, 14 luglio 2016

Miei cari figli,
non potete immaginare quante preghiere, quante lacrime e quanta sofferenza, in questi giorni di preghiera per la pace si stanno levando a Dio da tutto il mondo! Tutto ciò sta rendendo il suo volto più luminoso della luna, del sole e dell’intero firmamento! Lo splendore di questa luce rifulge sugli uomini e allontana le nubi rosse della guerra.
Ora vi chiedo: intensificate la vostra preghiera affinché il vostro cuore si converta e divenga luminoso come il volto del Padre nostro; risplenda su di voi la luce del suo volto! 

Giulio: Dopo queste parole, Maria mi ha mostrato la seguente visione: bombe e proiettili che al loro interno non contenevano più solo componenti di morte, ma anche parte del cuore di quanti stavano pregando e facendo penitenza per la pace. Queste parti, come tanti semi portatori di speranza, di vita e di pace, venivano sparse nel momento dello scoppio. Maria ha poi descritto la forza della preghiera e dell’amore, più grande della forza distruttiva delle armi.

Maria: L’amore è più potente della bomba atomica e, mentre l’effetto di morte delle armi finisce in un istante, l’amore di quanti stanno invocando Dio per la pace viene seminato e porta frutto nel tempo!

Giulio: Quindi, la Vergine ha espresso il suo incoraggiamento a intensificare ancora di più la preghiera, la penitenza e l’impegno di conversione del nostro cuore.
L’anno prossimo, di questi tempi, ci invita a promuovere un cammino spirituale della durata di quaranta giorni, in quanto:

Maria: Con la preghiera è possibile cambiare il corso della storia e, nella contesa tra Dio e il demonio, dimostrare, come fece Giobbe, che il demonio è un bugiardo!

Giulio: Ciò che Maria intende per “conversione” lo troviamo nel testo della Preghiera di Consacrazione che lei ci invita a meditare,  applicandola innanzitutto a noi stessi prima che al Medio Oriente. Infine, ci chiede di raccogliere testimonianze di questa Settimana di preghiera per la pace celebrata in tutto il mondo.

 


 

Dal 10 al 17 luglio 2016, abbiamo vissuto l’intensa esperienza della Settimana di preghiera, digiuno ed iniziative per la pace in Medio Oriente intitolata
Con Maria, la Madre di Gesù: cerca la pace e inseguila!
L’iniziativa, voluta dalla Vergine santa, era stata promossa col patrocinio del Patriarcato Latino di Gerusalemme ed ebbe l’adesione di molti “operatori di pace”, parrocchie ed associazioni, sia in Italia che all'estero.
Come scrisse alcuni anni fa mons. Elias Chacour, arcivescovo melchita di Akko-Haifa-Nazaret: “Non abbiamo bisogno di contemplatori della pace. I contemplatori stanno seduti e pensano, niente di più. Noi abbiamo bisogno di operatori di pace. Gli operatori di pace si danno da fare e agiscono!”.
A fronte del fallimento di tanti piani di pace per il Medio Oriente, queste iniziative si fondano sulla convinzione che solo un intervento di Dio può sbloccare una situazione così intricata e indurita come quella mediorientale, come affermato da mons. William Shomali, già vescovo di Gerusalemme e Palestina, ora vicario patriarcale per la Giordania, in occasione della Settimana di preghiera per la pace: “La violenza è fine a se stessa. Molte volte gli statisti si sentono impotenti al riguardo. Ci sono molti popoli e troppi gli interlocutori e i soggetti coinvolti. È difficile raggiungere una soluzione in questa situazione di ostilità. Ci sono interessi contraddittori come nel caso della Siria, Iraq, Yemen, Libia etc. Percepiamo di aver raggiunto un punto in cui l’unico che può aiutare è solo il Signore”.
E anche questa volta l’aiuto non è mancato: verso le ore 20.00 di giovedì 14 luglio 2016, durante la recita del Rosario nella chiesa San Bernardo di Lainate, una delle parrocchie aderenti all’iniziativa per la pace, Maria si manifestò nuovamente a Giulio col suddetto messaggio rivolto a quanti stavano pregando per la pace in Medio Oriente. In esso la Vergine descrive il “volto di Dio”, più luminoso della luna, del sole e dell’intero firmamento per le preghiere, le sofferenze e le lacrime di tanti suoi figli. Questa “luce divina” allontana le “nubi rosse” della guerra (altra analogia con le apparizioni di Fatima) e rifulge sul volto di quanti si impegnano nel difficile cammino della conversione.
Secondo la Vergine, essi, col loro impegno e la loro fedeltà dimostrano, come fece Giobbe nella contesa tra Dio e Satana, che il demonio è un bugiardo e, facendo opera di pace, seminano un “amore che è più potente della bomba atomica!”.
A questo proposito, è bello ricordare la famosa lettera di Albert Einstein alla figlia Lieserl in cui si parla della forza dell’amore più potente di ogni altra forza ed energia conosciuta dall’uomo.
Alcuni commentatori contestano l’autenticità di questa lettera e, in particolare, che fosse veramente indirizzata a Lieserl, la figlia morta in tenera età. Potrebbero benissimo avere ragione, ma nessuno ha mai contestato la verità del contenuto di questa lettera, veramente profondo e in sintonia con il presente messaggio di Maria.


LETTERA DI ALBERT EINSTEIN ALLA FIGLIA

Quando proposi la teoria della relatività, pochissimi mi capirono, e anche quello che rivelerò a te ora, perché tu lo trasmetta all’umanità, si scontrerà con l’incomprensione e i pregiudizi del mondo. Comunque ti chiedo che tu lo custodisca per tutto il tempo necessario, anni, decenni, fino a quando la società sarà progredita abbastanza per accettare quel che ti spiego qui di seguito.
Vi è una forza estremamente potente per la quale la Scienza finora non ha trovato una spiegazione formale. È una forza che comprende e gestisce tutte le altre, ed è anche dietro qualsiasi fenomeno che opera nell'universo e che non è stato ancora individuato da noi. Questa forza universale è l’Amore.
Quando gli scienziati erano alla ricerca di una teoria unificata dell'universo, dimenticarono la più invisibile e potente delle forze.

L'amore è Luce, visto che illumina chi lo dà e chi lo riceve. L’amore è Gravità, perché fa in modo che alcune persone si sentano attratte da altre. L’amore è Potenza, perché moltiplica il meglio che è in noi, e permette che l’umanità non si estingua nel suo cieco egoismo. L’amore svela e rivela. Per amore si vive e si muore. Questa forza spiega il tutto e dà un senso maiuscolo alla vita.
Questa è la variabile che abbiamo ignorato per troppo tempo, forse perché l’amore ci fa paura, visto che è l’unica energia dell’universo che l’uomo non ha imparato a manovrare a suo piacimento. Per dare visibilità all'amore, ho fatto una semplice sostituzione nella mia più celebre equazione. Se invece di E=mc2 accettiamo che l’energia per guarire il mondo può essere ottenuta attraverso l’amore moltiplicato per la velocità della luce al quadrato, giungeremo alla conclusione che l’amore è la forza più potente che esista, perché non ha limiti. Dopo il fallimento dell’umanità nell'uso e il controllo delle altre forze dell’universo, che si sono rivolte contro di noi, è arrivato il momento di nutrirci di un altro tipo di energia. Se vogliamo che la nostra specie sopravviva, se vogliamo trovare un significato alla vita, se vogliamo salvare il mondo e ogni essere senziente che lo abita, l’amore è l’unica e l’ultima risposta.
Forse non siamo ancora pronti per fabbricare una “bomba d’amore”, un artefatto abbastanza potente da distruggere tutto l’odio, l’egoismo e l’avidità che affliggono il pianeta. Tuttavia, ogni individuo porta in sé un piccolo ma potente generatore d’amore la cui energia aspetta solo di essere rilasciata. Quando impareremo a dare e ricevere questa energia universale, Lieserl cara, vedremo come l’amore vince tutto, trascende tutto e può tutto, perché l’amore è la quintessenza della vita.
Sono profondamente dispiaciuto di non averti potuto esprimere ciò che contiene il mio cuore, che per tutta la mia vita ha battuto silenziosamente per te. Forse è troppo tardi per chiedere scusa, ma siccome il tempo è relativo, ho bisogno di dirti che ti amo e che, grazie a te, sono arrivato all'ultima risposta.
Tuo padre Albert Einstein

 


 

Notizie dall'Associazione Sposa di Sion

  • Alle ore 10.00 del prossimo 2 settembre nella cappella sottostante la chiesa Maria Ausiliatrice di Mazzo, Giulio comunicherà le indicazioni di Maria circa il famoso “segno pubblico” da lei più volte preannunciato nel corso di questi anni. Non sfugge l’importanza di questo avvenimento soprattutto in questo periodo in cui la Commissione diocesana voluta dall'Arcivescovo sta esaminando l’esperienza di Mazzo. Per ognuno di noi, e per quanti hanno sostenuto questa esperienza nel corso degli anni, è un’occasione propizia per esaminarci interiormente e verificare la nostra fedeltà alla chiamata di Dio nel servizio di questa causa.
  • Mentre procedono i contatti a sostegno delle iniziative di pace e per l’unità dei cristiani nel nord dell’Etiopia, si stanno precisando anche le modalità pratiche del nostro impegno umanitario in questa regione.
    La scelta è di operare col metodo del cosiddetto “microcredito”, ossia con prestiti senza interessi e scadenza fatti a persone, famiglie e gruppi determinati a promuovere attività lavorative a livello locale ma sprovvisti dei mezzi minimi per iniziare. Chiunque sia interessato a sostenere questo progetto lo comunichi al più presto a Davide Mariani (338 3089825), coordinatore di questa iniziativa.
  • Ricordiamo che tra poco più di un mese, il prossimo 2 ottobre, ricorre l’annuale processione denominata “In cammino con Maria” che anche quest’anno avrà come tema l’impegno per la pace in Medio Oriente e l’unità spirituale dei figli di Abramo con la partecipazione di fratelli e sorelle di altre tradizioni religiose.

In questo giorno, in cui la Chiesa fa memoria del martirio di san Giovanni Battista, possiamo concludere questa lettera mensile con la bella meditazione dell’anonimo monaco certosino citata nel martirologio ecumenico della comunità di Bose:

“Sono rari coloro che sanno penetrare l'animo del Precursore. Si è più facilmente attratti dall'animo del discepolo amato, colui che ha riposato sul cuore di Gesù e alla cui gioia si vorrebbe prender parte; chi di noi non l'ha desiderato?
Troppo spesso il Battista resta solo. Non se ne comprendono la forza, la dolcezza e le tenerezze; sono troppo nascoste e sofferte. Gli si passa a fianco senza conoscerlo, perché egli stesso si ritrae. Ma penetrare nel mistero del suo cuore e farlo amare... Giovanni Battista non ha riposato sul cuore del Maestro, ma lo ha compreso e intuito nella sua solitudine; lo ha indicato agli altri. Non ha voluto goderne per se stesso, si è fatto da parte nella sua delicatezza. La sua personalità era troppo forte; avrebbe turbato le dolci intimità di Gesù e del discepolo amato. E' scomparso, contento del suo segreto, di aver intuito il cuore del Maestro, sul quale un altro, meno spezzato dalla vita, avrebbe potuto riposare”.

Un caro saluto a tutti!

p. Associazione Sposa di Sion
il presidente
Angelo Ansalone