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Novembre 2018

GLI ANGELI ESULTANO E L’INFERNO GEME - Messaggio per i consacrati dell’Associazione Sposa di Sion

Valle Guidino, 22 gennaio 2017

Miei cari figli,
grazie di aver accettato la sfida del mondo: nei cieli gli angeli esultano di gioia e nell’Inferno i demoni scendono nel più profondo dell’abisso!
Mio Figlio Gesù sorride e tutto il Paradiso risplende della luce emanata dall’amore del Padre. Tutti esultano quando un cuore si converte alla luce del Vangelo. Io sarò davanti a voi e vi illuminerò con la luce di mio Figlio, e illuminerò la strada da seguire in questa vostra chiamata.
Vi porto la benedizione di mio Figlio.

Cristo tra i Serafini - Mosaico del Battistero di San Giovanni a Firenze

 


 

Questo breve messaggio della Santa Vergine, fu comunicato a Giulio nella Giornata Mondiale della Vita Consacrata del 2 febbraio 2017, ed è indirizzato ai consacrati dell’Associazione Sposa di Sion, anche se il suo significato va ben oltre i confini dell’associazione e riguarda tutta la Chiesa.
Il testo spiega come le scelte di vita consacrata non passino inosservate nel mondo soprannaturale: gli angeli esultano, i demoni sprofondano nell’inferno, Gesù sorride, tutto il paradiso risplende e Maria illumina la strada!
Il commento a questo tema lo lasciamo a papa Francesco, riprendendo alcuni passaggi della Lettera apostolica divulgata in occasione dell’Anno della Vita Consacrata. Il Papa ha sottolineato due temi particolarmente significativi per i consacrati dell’Associazione: la “gioia nel cammino di consacrazione” e “lo stretto legame tra Vita consacrata e profezia”.

XXI Giornata Mondiale della Vita Consacrata 2 febbraio 2017 - Consacrati col segno della lampada accesa

Dalla Lettera apostolica di papa Francesco per l’Anno della Vita Consacrata:

«Che cosa mi attendo in particolare da questo Anno di grazia della vita consacrata?

  1. Che sia sempre vero quello che ho detto una volta: “Dove ci sono i religiosi c’è gioia”. Siamo chiamati a sperimentare e mostrare che Dio è capace di colmare il nostro cuore e di renderci felici, senza bisogno di cercare altrove la nostra felicità; che l’autentica fraternità vissuta nelle nostre comunità alimenta la nostra gioia; che il nostro dono totale nel servizio della Chiesa, delle famiglie, dei giovani, degli anziani, dei poveri ci realizza come persone e dà pienezza alla nostra vita. Che tra di noi non si vedano volti tristi, persone scontente e insoddisfatte, perché “una sequela triste è una triste sequela”.
  2. Mi attendo che “svegliate il mondo”, perché la nota che caratterizza la vita consacrata è la profezia. Come ho detto ai Superiori Generali “la radicalità evangelica non è solamente dei religiosi: è richiesta a tutti. Ma i religiosi seguono il Signore in maniera speciale, in modo profetico”.

È questa la priorità che adesso è richiesta: “essere profeti che testimoniano come Gesù ha vissuto su questa terra… Mai un religioso deve rinunciare alla profezia” (29 novembre 2013). Il profeta riceve da Dio la capacità di scrutare la storia nella quale vive e di interpretare gli avvenimenti: è come una sentinella che veglia durante la notte e sa quando arriva l’aurora (Is 21,11-12).
Conosce Dio e conosce gli uomini e le donne suoi fratelli e sorelle. È capace di discernimento e anche di denunciare il male del peccato e le ingiustizie, perché è libero, non deve rispondere ad altri padroni se non a Dio, non ha altri interessi che quelli di Dio. Il profeta sta abitualmente dalla parte dei poveri e degli indifesi, perché sa che Dio stesso è dalla loro parte.
Mi attendo dunque non che teniate vive delle “utopie”, ma che sappiate creare “altri luoghi”, dove si viva la logica evangelica del dono, della fraternità, dell’accoglienza della diversità, dell’amore reciproco.
Monasteri, comunità, centri di spiritualità, cittadelle, scuole, ospedali, case-famiglia e tutti quei luoghi che la carità e la creatività carismatica hanno fatto nascere, e che ancora faranno nascere con ulteriore creatività, devono diventare sempre più il lievito per una società ispirata al Vangelo, la “città sul monte” che dice la verità e la potenza delle parole di Gesù.
A volte, come accadde a Elia e a Giona, può venire la tentazione di fuggire, di sottrarsi al compito di profeta, perché troppo esigente, perché si è stanchi, delusi dai risultati. Ma il profeta sa di non essere mai solo. Anche a noi, come a Geremia, Dio assicura: “Non aver paura … perché io sono con te per proteggerti” (Ger 1,8)».

 


Notizie dall'Associazione Sposa di Sion

  • Proseguono i lavori della Commissione diocesana incaricata di esaminare l’esperienza di Mazzo con l’udienza di diversi testimoni di casi di guarigione. Non dimentichiamoci di pregare per i membri di questa Commissione creata dall’Arcivescovo affinchè Dio li illumini e guidi nella loro opera di discernimento.
  • Prosegue la diffusione in Italia e all’estero del messaggio di Maria per i ministri della Chiesa Cattolica a cui la Santa Vergine chiede un sostegno leale e deciso al Santo Padre Francesco. Non mancano anche reazioni contrastanti a questo messaggio... segno che non passa inosservato!
  • Stanno per partire le iniziative di “microcredito” programmate dall’Associazione in Etiopia e in Congo. Presto vi informeremo sui particolari di queste attività. Ricordo che per sostenerle occorre fare riferimento a Davide Mariani
  • Il Nebroud Mekaryos, responsabile della chiesa ortodossa Tewhaedo Nostra Signora di Sion ad Axum (Etiopia), in questi giorni ci ha inviato un messaggio in cui invita i membri dell’associazione ad unirsi in una preghiera comune a Maria in occasione della festa nazionale del 29-30 novembre in cui si celebra l’arrivo dell’Arca dell’Alleanza in Etiopia. Sembra un primo segnale positivo rispetto alla proposta di incontro rivolta quest’estate a lui e al vescovo di Adigrat da parte di Maria “Sposa dell’Etiopia”.
  • Ricordiamo l’appuntamento del prossimo 13 dicembre ore 20,30 a Valleguidino per un momento di preghiera e processione col quadro di Maria “Sposa dell’Etiopia” che poi sarà affidato alla preghiera delle famiglie fino alla sua partenza per l’Etiopia nel mese di febbraio.
  • Per coloro che fanno il cammino di consacrazione, ricordiamo anche il ritiro spirituale di sabato 15 dicembre presso la parrocchia san Pietro di Rho.

In questo tempo di Avvento, con tutta la Chiesa, ci prepariamo a rivivere l’annuncio della nascita del Messia nell’umiltà della carne a Betlemme di Giudea e, nel contempo, a rinnovare la nostra attesa del suo ritorno glorioso nella pienezza dei tempi.
Nelle sue rivelazioni come “Sposa della famiglia”, Maria afferma che sarà lei a lanciare a tutta voce il grido “Ecco lo Sposo! Andategli incontro” (Mt 25,6).
Sarà così che, nella mezzanotte della redenzione, si compirà l’incontro preparato da secoli tra il Messia-Sposo e la sua Sposa, l’umanità purificata e redenta nel sangue dell’Agnello.
Questo particolare ci aiuta a comprendere il ruolo di Maria nel tempo della Chiesa che stiamo vivendo: preparare e guidare la Chiesa e l’intera umanità all’incontro finale con Cristo. Questo è il fine ultimo delle varie iniziative che la Santa Vergine ci sprona a realizzare in Italia come in Scozia, in Congo, in Etiopia o in Medio Oriente.
A tutti buon cammino d’Avvento con la benedizione che lo scorso 16 novembre ci ha trasmesso il vicario generale di Milano, mons. Franco Maria Agnesi, per tutti i membri dell’Associazione e per i suoi simpatizzanti

Un caro saluto a tutti!

p. Associazione Sposa di Sion
il presidente
Angelo Ansalone